Macerata

Ricostruzione centro Italia, nel 2021 avviati 5.200 cantieri e concessi contributi per due miliardi

Il punto sulla ricostruzione è stato fatto dal commissario Legnini nel corso della visita a Norcia del presidente Mattarella. «Sono 61mila gli edifici privati danneggiati, quasi 5mila quelli pubblici»

Norcia - Il Presidente Sergio Mattarella nel corso della visita a Norcia, oggi 25 febbraio 2022. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

MACERATA – Ben 5.200 cantieri aperti in un solo anno, circa due miliardi di contributi concessi e un forte incremento delle nuove domande relative ai danni gravi. Se spesso si parla della nuova accelerazione impressa dal commissario Giovanni Legnini, i dati sulla ricostruzione del 2021 confermano questo trend assolutamente positivo, nonostante il 2021 si sia caratterizzato per le diverse difficoltà dovute alla saturazione del mercato dell’edilizia. L’occasione per fare il punto sulla ricostruzione del centro Italia è stata la visita, questa mattina (25 febbraio), del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Norcia.

«La presenza oggi a Norcia del presidente Sergio Mattarella, nei confronti del quale esprimo profonda gratitudine, ci dà lo slancio necessario a rinnovare l’impegno e intensificare ogni sforzo per garantire il completamento del percorso di ricostruzione e rinascita che i cittadini di questi territori, feriti ma ricchi di storia, risorse e bellezza, hanno diritto di vedere realizzato nel più breve tempo possibile – ha spiegato il commissario Legnini -. La sua visita è la conferma del forte e convinto impegno dello Stato per la ricostruzione e a sostegno dei molti cittadini che ancora oggi vivono in condizioni di sofferenza. Grazie al nuovo quadro delle regole e delle risorse finanziarie, molto irrobustito dalle ultime due Leggi di Bilancio, ci sono oggi tutte le condizioni per garantire ai territori delle quattro regioni del Centro Italia una ricostruzione di qualità, in sicurezza e in tempi ragionevoli. Sono certo che tutti gli attori della ricostruzione, a partire dai professionisti e dalle imprese con i quali intendiamo condividere il complesso percorso che abbiamo di fronte, condividano questo obiettivo, per raggiungere il quale occorre un rinnovato impegno collettivo».

Il Presidente Sergio Mattarella accolto dal commissario Giovanni Legnini (foto di Paolo Giandotti)

I dati della ricostruzione

Scorrendo alcuni dati della ricostruzione, quello che tra i primi salta all’occhio sono i 5.200 cantieri avviati in un solo anno, tanti quanti ne erano stati avviati nei quattro anni precedenti. L’importo complessivo dei contributi concessi l’anno scorso è stato di circa 2 miliardi, dagli 1,6 miliardi di fine 2020, a 3,6 miliardi di euro. Il valore dei contributi richiesti, con le quasi 22mila domande di contributo presentate fino a questo momento, è pari a 6,5 miliardi di euro. Allo stesso tempo, grazie alle ordinanze speciali in deroga anche per i comuni più colpiti, ai nuovi meccanismi per la ricostruzione delle chiese e all’impulso dato ai soggetti attuatori degli interventi pubblici con la definizione dei cronoprogrammi, nel 2021 si è registrato il raddoppio della spesa per le opere pubbliche, passata a 559 milioni di euro dai 265 milioni del 2020.

Dopo una ricognizione approfondita è stato anche ridefinito il quadro dei danni causati dal sisma, con 61mila edifici privati che risultano lesionati complessivamente nelle quattro regioni, 4.910 opere pubbliche e 2.355 chiese ed edifici di culto. La stima della spesa complessiva necessaria per la riparazione dei danni è pari a 27,2 miliardi di euro: 19,4 miliardi di euro per la ricostruzione privata, 6,6 miliardi per la pubblica, 1,2 miliardi per le chiese e gli edifici di culto. Rispetto a questa situazione, alla fine dello scorso anno il numero delle richieste di contributo per l’edilizia privata già presentate era pari al 40% del totale (22mila domande su 50mila attese nel complesso), mentre in termini di valore le istanze già avanzate coprono un terzo della spesa stimata complessiva (6,5 miliardi su 19,4). Le opere pubbliche finanziate con le ordinanze già emanate sono 1.907, mentre le chiese e gli edifici di culto sono 925.

Sono, invece, 457 le scuole da ricostruire, per una spesa complessiva di 1,3 miliardi di euro. Un analogo intervento è stato definito con il Demanio per la ricostruzione delle caserme nei territori colpiti. Nelle prossime settimane, con questa stessa logica, saranno definiti altri tre programmi di finanziamento, uno per la rigenerazione urbana dei comuni del cratere finalizzata al recupero dei danni da sisma, uno per altre opere pubbliche urgenti (tra le quali dissesti idrogeologici, cimiteri, edifici municipali), un terzo per la ricostruzione delle chiese, per un importo complessivo di ulteriori 1,2 miliardi di euro.

Le criticità

«L’esplosione del Superbonus 110% a livello nazionale ha causato non pochi problemi alla ricostruzione che ha sofferto la scarsa disponibilità di tecnici per fare progetti, di imprese per realizzarli e il forte aumento dei prezzi di molti materiali per l’edilizia – spiega il commissario -. L’importo del contributo è stato già temporaneamente rivisto in aumento, e nel giro di poche settimane sarà pubblicato il nuovo prezzario che definirà i costi ammissibili al contributo, aggiornato in base alle più recenti dinamiche del mercato. La conferma del Superbonus al 110% in misura piena e fino al 2025 per gli interventi nel cratere sisma sugli edifici inagibili, insieme ai nuovi limiti temporali e alla progressiva riduzione della detrazione per le opere fuori cratere, fanno ragionevolmente ritenere che, nel giro di pochi mesi, la
ricostruzione possa recuperare l’ottimo ritmo acquisito a inizio 2021».