Macerata

Ricostruzione del cimitero monumentale di Visso, 4 milioni per il progetto

La conferenza dei servizi ha dato il via libera al progetto definitivo per il recupero della struttura danneggiata dal sisma. A maggio, invece, partiranno i lavori per il cimitero di Cupi

Immagine di repertorio

VISSO – Va avanti a piccoli passi il recupero di Visso, tra i comuni maggiormente feriti dal sisma del 2016. La conferenza dei servizi, infatti, ha dato il via libera al progetto definitivo per la riparazione del cimitero monumentale, per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro. Un luogo simbolico che, come spiega l’amministrazione, restituisce ai defunti il rispetto che meritano. «Si tratta di un risultato molto importante per la cittadinanza e in generale per il nostro Comune, data la sua natura, l’immenso valore affettivo e l’alto valore storico-monumentale che esso rappresenta – spiega il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi -. Progetto che segue nell’ordine, quello del cimitero di Cupi, di cui nelle settimane scorse si è anche svolta la gara per l’esecuzione delle opere e di quello di Villa Sant’Antonio, di cui siamo in attesa dell’approvazione del progetto esecutivo, per poi procedere con l’affidamento dei lavori».

A maggio, infatti, è previsto l’avvio dei lavori di riparazione dei danni e di recupero funzionale del cimitero nella frazione di Cupi, per cui sono stati stanziati 363.185 euro che si aggiungono ai 788.796 euro che serviranno, invece, per il recupero del cimitero di Villa Sant’Antonio, i cui lavori partiranno in estate. Più complesso, ovviamente, l’intervento al cimitero monumentale di Visso, il cui importo dei lavori è di 4,1 milioni e il Comune prevede di espletare la gara per l’individuazione dell’esecutore entro l’anno.

«Questi sono i risultati raggiunti anche grazie all’intenso lavoro dell’ufficio tecnico comunale – conclude il sindaco – che, nei suoi tre rami, è stato impegnato su molti fronti di importanza fondamentale per il nostro Comune: interventi di ricostruzione pubblica, di risanamento dei dissesti, progetti Pnrr, ordinanza speciale e programma straordinario di ricostruzione».

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