CAMERINO – È stata consegnata qualche giorno fa alla città ducale la prima opera di ricostruzione pubblica successiva agli eventi sismici del 2016: si tratta del mattatoio comunale.
La ditta impegnata nella riparazione dei danni causati dal terremoto ha infatti trasmesso formalmente al Comune la comunicazione di “fine lavori” per l’intervento che era iniziato lo scorso febbraio. L’ufficio tecnico sta procedendo alla verifica per poi rimettere a disposizione degli allevatori la struttura che è sempre stata uno dei punti di riferimento di un’intera area per la macellazione della carne. Dunque il mattatoio a breve tornerà operativo.
«La pratica relativa al mattatoio era rimasta ferma e riuscendo a sbloccarla abbiamo potuto dare il via ai lavori nei mesi scorsi – ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia – vedendone in questi giorni la fine, nonostante la sospensione dell’attività dei cantieri dovuta al Covid, segno che se si vuole, le cose si fanno».
«L’Amministrazione comunale ha già avviato l’iter per affidare la gestione della struttura – ha continuato il primo cittadino -. Il mattatoio tornerà a servire aziende agricole e allevatori che oggi vanno a macellare a chilometri di distanza con costi e sacrifici che ricadono tutti su di loro. Su questo concentreremo gli sforzi per attivare un progetto di filiera delle carni locali, tramite progetti con gli allevatori e le associazioni di categoria, per favorire il rilancio economico dell’agricoltura del territorio».
Ad occuparsi dei lavori è stata la ditta Fiorelli Costruzioni, di Francavilla D’Ete, per un importo di 209mila euro, seguendo il progetto dell’architetto Corrado Perugini. Il cantiere, rimasto fermo diversi mesi a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid, ha ripreso l’attività lo scorso 4 maggio, alla presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.