Macerata

Ricostruzione, superbonus cratere approvato con il Decreto Agosto

Tra le novità anche la stabilizzazione del personale con un fondo di 30 milioni di euro per la trasformazione dei contratti e di 7,5 milioni per le nuove assunzioni

Sì al “Superbonus rafforzato” per le ristrutturazioni degli edifici con l’approvazione del Decreto Agosto. Si tratta di un provvedimento di fondamentale importanza per il settore edile che permetterà di agevolare anche la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016 e 2017. Intanto il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha provveduto alla stabilizzazione del personale.

«Governo e Parlamento sempre attenti alle aree del sisma 2016: approvate misure su stabilizzazione e potenziamento del personale e superbonus migliorano il quadro normativo per la ricostruzione e il rilancio delle aree colpite – il commento della deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni -. Con il Decreto Agosto approvato definitivamente dalla Camera, il Governo e il Parlamento confermano la grande attenzione verso i diritti e le necessità dei cittadini, dei professionisti e delle imprese e degli enti locali delle aree colpite dal sisma 2016. Altre misure si vanno ad aggiungere a quelle che abbiamo introdotto con le leggi precedenti, migliorando ulteriormente il quadro normativo che ormai consente di realizzare concretamente la ricostruzione e il rilancio delle zone colpite».

«Un risultato importante atteso da tempo; lo abbiamo ottenuto con un lavoro costante tra ministeri e presidenza del Consiglio dei Ministri, dovendo superare la questione delle coperture – ha aggiunto al Terzoni -. Ora le pratiche, anche grazie ai recenti provvedimenti varati dal Commissario, potranno essere esaminate celermente per dare finalmente risposte ai cittadini e alle aziende facendo partire i cantieri. Per questi ultimi c’è un’altra novità rilevante: il superbonus ricostruzione in due versioni. Da un lato abbiamo previsto che il normale superbonus del 110% possa essere utilizzato per affrontare i costi che eccedono il contributo di ricostruzione. Si evita, così, ulteriore spesa a carico dei cittadini che devono riparare o ricostruire la casa danneggiata dal sisma. Dall’altro abbiamo approvato una versione del superbonus, questa volta alternativo al contributo pubblico, potenziando il tetto di spesa ammissibile alle detrazioni del 110% maggiorando quindi le soglie del 50%».

Francesco Acquaroli

Anche il neo Governatore della regione Francesco Acquaroli si dice soddisfatto dell’approvazione in Commissione Bilancio alla Camera della relazione sul Recovery Fund: «Ringrazio i parlamentari di Fratelli d’Italia che con il loro lavoro, in commissione Bilancio della Camera, hanno permesso di inserire nella relazione finale del Recovery Fund un apposito capitolo sulla ricostruzione post-terremoto. Un importante tassello ottenuto con l’impegno e la tenacia perché la ricostruzione deve essere priorità sull’utilizzo dei fondi del Recovery Fund. Un importante risultato politico che deve tradursi anche dal punto di vista sostanziale e sul quale intendiamo non far mai calare l’attenzione di tutti i livelli delle istituzioni. Lo strumento del Recovery Fund oggi è prioritario per assicurare ai territori che da anni vivono nell’incertezza e nei ritardi l’avvio di una ricostruzione pubblica e privata, non solo fisica, ma anche e soprattutto socioeconomica. Il rilancio del cuore pulsante del centro Italia diventa oggi, con l’inserimento di un capitolo dedicato nella relazione finale, un problema ancora più a carattere nazionale».

Alessia Morani, Sottosegrataria allo Sviluppo Economico

«Sono molto soddisfatta del lavoro fatto insieme ai parlamentari, al commissario per la ricostruzione e ai sindaci del territorio – ha commentato la Sottosegretaria allo sviluppo economico Alessia Morani -. Tra le novità più importanti c’è la stabilizzazione del personale. È costituito un fondo da 30 milioni di euro per la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di un numero importante di lavoratori precari. Inoltre con il decreto, vengono prorogati fino al 2021 tutti gli altri contratti di lavoro a termine in deroga ai limiti triennali del decreto dignità e si stanziano altri 7,5 milioni di euro per nuove assunzioni negli USR da distaccare eventualmente ai comuni. Si prevede anche il rafforzamento della struttura commissariale».

Tra le novità anche l’arrivo del «superbonus cratere. Per dare impulso maggiore ai cantieri il decreto prevede che il superbonus ordinario del 110% possa essere utilizzato per coprire le spese che eccedono il contributo di ricostruzione, evitando così ogni accollo di spesa a carico dei cittadini che devono riparare o ricostruire la casa danneggiata dal sisma – ha spiegato la Morani -. È stato anche introdotto un superbonus alternativo al contributo pubblico di ricostruzione, con un tetto di spesa ammissibile alle detrazioni del 100% maggiorato del 50%, da 136 a 204 mila euro. Il superbonus rafforzato è accessibile al momento per il 2020 ma con la legge di bilancio intendiamo confermarlo anche per il 2021».

«Rappresenta un’occasione di rilancio per il nostro settore, colpito duramente nell’ultimo periodo dalla concomitanza di diverse crisi» ha commentato Ndricim Popa, referente per il settore edile di CNA Macerata.

Nel frattempo il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha emanato l’ordinanza 108 che comprende i nuovi compensi per i professionisti – mediamente più vantaggiosi – e prevede una domanda semplificata per il contributo alla riparazione dei danni lievi per agevolare la presentazione entro il termine del 30 novembre. Proprio per consentire a tutti di rispettare tale termine, dichiarato perentorio dal legislatore, e permettere a tecnici e cittadini di valutare anche la possibilità di integrazione del contributo con i superbonus sisma ed eco, è stata prevista la possibilità di presentare domande anche con documentazione parziale, con l’obbligo di integrarle entro il 31 gennaio prossimo. Si disciplina inoltre l’utilizzo del super sismabonus in aggiunta al contributo, per evitare spese in carico ai cittadini, e si dà una nuova spinta al recupero delle vecchie domande e l’adesione al nuovo regime semplificato dell’Ordinanza 100 per ottenere il contributo.

«Il nuovo accordo con i professionisti della ricostruzione, insieme alle disposizioni introdotte per agevolare la presentazione delle domande di contributo per gli interventi di immediata riparazione e alla nuova procedura semplificata di recupero e rapido esame delle vecchie domande giacenti da tempo – ha detto il Commissario Legnini – rispondono all’esigenza di accelerare la presentazione dei progetti, velocizzarne l’esame e per tale via far finalmente partire la ricostruzione del Centro Italia. Sarà inoltre molto più agevole evitare gli accolli di spesa a carico dei cittadini mediante l’utilizzo del super sismabonus. Le nuove tariffe erano attese da tempo dai professionisti e ora ci sono tutte le condizioni perché i tecnici accelerino la presentazione dei progetti e si aprano i cantieri. Ulteriori ritardi, data anche la forte semplificazione delle procedure, sarebbero davvero incomprensibili».

L’Ordinanza 108 stabilisce che i compensi professionali nella ricostruzione privata siano determinati in base all’articolo 57 del decreto 104 di agosto che fa riferimento alle tabelle dell’equo compenso definite dal Ministero della Giustizia, scontate del 30%. Le nuove tariffe sono mediamente più vantaggiose per i professionisti, soprattutto sui lavori di importo più piccolo, e si applicano a tutti i progetti presentati a partire dal 15 agosto 2020, data di entrata in vigore del decreto 104. Per esplicita disposizione l’equo compenso può essere applicato, senza accollo per i committenti, anche alle vecchie domande di contributo che aderiscono al regime semplificato dell’Ordinanza 100 entro il 14 novembre 2020.

Per quanto riguarda i danni lievi i cittadini, attraverso i professionisti, possono presentare entro il termine perentorio del 30 novembre una domanda semplificata di contributo, che oltre agli estremi identificativi dei proprietari e delle unità immobiliari, dovrà contenere la scheda di valutazione del danno e il progetto architettonico descrittivo dell’intervento. Entro il termine del 31 gennaio 2021 il professionista deve integrare e completare la domanda con tutta la documentazione richiesta ai sensi delle Ordinanze vigenti, pena l’improcedibilità e la decadenza dal contributo.