Nessun concerto sui prati per la quarta edizione di RisorgiMarche: lo ha annunciato l’ideatore del festival Neri Marcorè. Dunque anche la manifestazione che da tre anni valorizza e promuove, attraverso la musica e l’arte, i territori colpiti dal sisma ha dovuto fare i conti con le stringenti norme anti-contagio del Covid-19.
Sarà una quarta edizione sempre all’insegna della “vicinanza”, concerta e tangibile, nei confronti delle comunità del cratere colpite dal sisma con l’intento di mantenere vivi i flussi di turisti ma i concerti, quest’anno, si svolgeranno nei borghi, nei parchi archeologici o saranno delle escursioni all’alba o al tramonto sempre rispettando il censimento dei partecipanti, il distanziamento e la sanificazione degli spazi.
«Questo festival – ha ricordato Neri Marcorè – nasce con l’idea, attraverso il richiamo della musica dal vivo di bravi e generosi artisti, di non abbandonare le comunità colpite dai terremoti del 2016, oggi doppiamente danneggiate dagli effetti del cosiddetto lockdown, le cui conseguenze non sono ancora quantificabili. È stata anche questa ulteriore difficoltà a spingerci a raccogliere le innumerevoli richieste pervenute dalla gente, comprese quelle di tantissimi sindaci, e annunciare una quarta edizione di RisorgiMarche necessariamente diversa dalle scorse per dinamiche e fruizioni, visto il periodo particolare, ma potenzialmente cruciale per garantire visibilità alle aree interne». Una manifestazione che è stata capace di aggregare centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, con ricadute molto significative in termini economici e di promozione turistica. «Accanto a tutto questo – prosegue Marcorè – si è spontaneamente generata una vera e propria comunità (‘il popolo di RisorgiMarche’) che ha fatto del rispetto dell’ambiente e della solidarietà le proprie prerogative».
Un lavoro costante quello nel quale è stato impegnato in questi mesi lo staff di RisorgiMarche per cercare di garantire la quarta edizione nel rispetto delle norme anti-contagio. «Come nel tempo abbiamo puntato sulla sicurezza per gli spettatori, garantendo sempre l’assistenza – ha rimarcato il direttore esecutivo Giambattista Tofoni –, nel pensare a questa quarta edizione abbiamo seguito scrupolosamente tutte le direttive nazionali e regionali per il contenimento del virus, oltre alla messa in sicurezza di tutto il personale tecnico e artistico che verrà impiegato».
Dal censimento del pubblico attraverso la prenotazione online, al distanziamento sociale, dalla sanificazione alla presenza di personale formato e qualificato; su queste prerogative di carattere sanitario si poggia una quarta edizione che continuerà ad articolarsi in una forma che Tofoni definisce «modulare. RisorgiMarche non cambia ma si evolve a partire dalle esperienze maturate nel corso degli anni. Un ruolo sempre più importante lo giocheranno i Comuni, che saranno co-organizzatori degli eventi. La nostra sarà una collaborazione costante e capace di oltrepassare la stagione estiva, dando continuità nel tempo a proposte culturali di varia natura. Inoltre, proprio per marcare con ancora più forza la nostra vicinanza alle popolazioni locali e dare un’ulteriore spinta al tessuto economico, segnaleremo al pubblico ristoranti, strutture ricettive, punti enogastronomici e dell’artigianato utilizzando i vari canali di RisorgiMarche». In quest’ottica si inserisce la possibilità di organizzare visite guidate nelle strutture museali e nei parchi archeologici ricadenti nell’area del cratere sismico, cardini di un patrimonio artistico e culturale di altissimo livello, veri e propri presidi territoriali che, oggi più che mai, necessitano di essere valorizzati.
Nei prossimi giorni, come già sperimentato lo scorso anno, verrà presentato in video conferenza il programma della quarta edizione che, una volta confermate le date da parte degli artisti, dovrebbe prendere il via nella seconda metà del mese di luglio, con la possibilità di subire variazioni in corso d’opera.