MACERATA – Avrebbe dovuto prestare servizio civile in una struttura per disabili, ma d’estate era andato altrove, pur risultando al lavoro. Un 29enne ha patteggiato sei mesi di reclusione.
L’accusa, nei confronti del giovane maceratese originario del napoletano, è truffa. Secondo la ricostruzione della procura – il fascicolo è del sostituto procuratore Vincenzo Carusi – il giovane, in qualità di volontario del servizio civile assegnato al centro diurno per disabili di Treia, da maggio ad agosto del 2018 avrebbe attestato falsamente di essere al lavoro mentre era altrove e continuando a percepire il compenso complessivo di 1.250 euro. Il giovane avrebbe commesso il reato in concorso con un’altra persona rimasta sconosciuta per contraffare la propria sottoscrizione e quella del responsabile della cooperativa che gestisce il centro diurno che è anche operatore locale di progetto per il servizio civile. Così facendo avrebbe tratto in errore i funzionari del Comune di Macerata che avevano continuato ad erogargli il compenso per il servizio non prestato.
Una volta scoperta la frode, il giovane è stato denunciato. Dopo la chiusura delle indagini a suo carico, il 29enne ha risarcito il Comune di 1.300 euro. Questa mattina l’udienza preliminare davanti al gup Giovanni Maria Manzoni. Il giovane, tramite l’avvocato Andrea Tiburzi, ha patteggiato con il pubblico ministero Enrico Riccioni la pena di sei mesi di reclusione e 300 euro di multa.