MACERATA – Lui, un 75enne di Civitanova, si era offerto di ospitare a casa una tunisina di 38 anni. Poi però l’avrebbe invitata ad andare via e lei dopo aver preso 2.000 euro dalla tasca di un giaccone che era in casa, se n’era andata.
Ha patteggiato due anni di reclusione la giovane che finì in manette l’11 giugno scorso. Era sabato, verso le ore 20 l’anziano chiamò la polizia riferendo di essere stato derubato da una tunisina a cui aveva offerto ospitalità, una donna alta, magra, dai capelli lunghi scuri, indossava una canottiera e un paio di pantaloni attillati.
Gli agenti, grazie alla descrizione fornita dal 75enne, individuarono la donna poco dopo, aveva ancora i soldi nascosti negli slip. La tunisina fu quindi arrestata e il lunedì successivo fu condotta in Tribunale a Macerata per essere processata con rito direttissimo. Quel giorno la 38enne decise di non avvalersi della facoltà di non rispondere e diede la sua versione al giudice Francesca Preziosi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo: disse che non aveva un posto dove andare e di essere stata ospitata dall’anziano a casa sua. Il 75enne però le avrebbe chiesto di consumare una prestazione sessuale a pagamento nel garage e le avrebbe mostrato i soldi, 2.000 euro. La 38enne però si era rifiutata e lui l’avrebbe cacciata.
La giovane, dopo aver riferito le circostanze in cui sarebbe avvenuto il furto, confessò di aver preso i soldi prima di andare via. Il giudice convalidò l’arresto e dispose nei suoi confronti gli arresti domiciliari a casa di un amico che si era dichiarato disponibile ad ospitarla per una settimana, rinviando l’udienza a questa mattina. Oggi, il legale della tunisina, Fabio Ricucci, ha patteggiato con il pm D’Arienzo che ha escluso le aggravanti concedendo le generiche, la pena di due anni di reclusione. I soldi sono stati dissequestrati e restituiti all’anziano.