MACERATA – Un’offerta per rimborsare il Comune del mancato incasso del biglietto «regalato a un vero melomane, la cui presenza darà certamente lustro e prestigio al nostro caro teatro, poco importa se si tratta di un parlamentare privo di qualsiasi ruolo istituzionale». L’ironia è quella di Alberto Cicarè, capogruppo della lista di opposizione “Strada Comune – Potere al popolo” che, questa sera, insieme ad altri attivisti del gruppo porterà in piazza il suo dissenso verso la scelta del sindaco Sandro Parcaroli che, per la prima dell’Aida, ha voluto invitare Matteo Salvini.
Salvini a Macerata per il referendum sulla Giustizia
Il leader della Lega, infatti prima sarà in piazza della Libertà al gazebo dove si raccolgono le firme per il referendum sulla Giustizia e poi scenderà allo Sferisterio per assistere all’opera. Una scelta contestata da Cicarè che lancia la provocazione. «Il primo atto di questa giunta, un segnale chiaro di come ci avrebbero salvato dal male, è stato quello di cancellare il progetto “Macerata accoglie” per l’assistenza ai rifugiati titolari di protezione internazionale – spiega Cicarè -. Però ora noi non ce la sentiamo di rimanere inerti di fronte al grido di chi ha bisogno. Un posto in prima fila allo Sferisterio non si può negare al padrino politico di chi ci amministra. Quando la città sarà in fermento per la prima dell’opera, noi ci aggireremo per la zona di corso Cairoli con la scritta Macerata Accoglie (Salvini). E chiederemo una piccola offerta per rimborsare il Comune per il mancato incasso del posto regalato a questo famoso melomane. Lo spirito accogliente della Civitas Mariae non si tiri indietro – incalza Cicarè per spronare i maceratesi a partecipare – Dimostriamo che, se lui non può pagare, la città può regalargli questa emozione!».
Critica anche la consigliera del Pd, Ninfa Contigiani che sottolinea come si facciano «figli e figliastri e gli interessi politici dell’amministrazione vengono prima di quelli di tutti i cittadini» perché l’amministrazione non ha consentito di installare un banchetto per la raccolta firme per promuovere un referendum sull’eutanasia legale nei pressi dello Sferisterio «perché inopportuni», ma invece «non si è fatta nessuno scrupolo di “frammischiare” e “sovrapporre” l’immagine dello Sferisterio con la venuta di Matteo Salvini a Macerata per promuovere i suoi referendum».
«Ancor più grave è che questo avvenga prima del centenario dello Sferisterio che avrebbe meritato pienezza di attenzione – conclude la Contigiani – perché è la festa della nostra comunità e del nostro patrimonio artistico per cui sarebbe stata ben più autorevole e importante la presenza di un esponente di governo, rappresentante di tutti, e non di un semplice parlamentare di parte».