SAN GINESIO – Deve scontare due anni e mezzo per reati commessi in ambito familiare. Un artigiano di 60 anni di San Ginesio è finito in carcere, potrà uscire solo per andare a lavorare in una ditta di movimento terra.
Lo ha stabilito il giudice del Tribunale di Sorveglianza che non gli ha concesso né gli arresti domiciliari né la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Il motivo? I suoi comportamenti antigiuridici avuti nel periodo successivo ai fatti per i quali è stato condannato e che gli sono costati le denunce, da parte dei carabinieri, per lesioni personali, minaccia e violenza privata e per guida in stato di ebbrezza alcolica. Nelle scorse ore i carabinieri della Stazione di San Ginesio hanno eseguito l’ordine di esecuzione pena in regime di semilibertà e dopo la notifica del provvedimento lo hanno condotto alla casa circondariale di Fermo.
Sempre nelle scorse ore i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tolentino hanno invece denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza alcolica un 21enne di Serrapetrona. Il giovane era stato fermato per un controllo mentre era alla guida della propria autovettura e sottoposto ad alcoltest è risultato positivo.