Macerata

San Ginesio, genitori contro il taglio delle classi: «I nostri figli non siano vittime della politica dei grandi numeri»

Non si ferma la protesta contro l'Ufficio scolastico regionale. I genitori sono contrari ai ri-orientamento e chiedono un incontro al direttore Filisetti

SAN GINESIO – «L’Istituto “Alberico Gentili” è un punto di riferimento per tutti i Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e non vogliamo che i nostri figli siano vittime sacrificali di una politica fatta solo di grandi numeri. Dobbiamo essere tutti uniti in questa battaglia per evitare che una tradizione scolastica importante come quella di San Ginesio venga distrutta a fronte di decisioni che non tengono minimamente in considerazione le difficoltà e le necessità presenti in certi territori».

Così in una nota ufficiale inviata ieri al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, e ai vari
enti competenti, i genitori degli alunni che frequentano l’istituto “Alberico Gentili” di San Ginesio, hanno voluto comunicare la conferma dell’iscrizione dei propri figli rifiutando qualsiasi ipotesi di riorientamento. L’ufficio scolastico regionale, infatti, ha stabilito di autorizzare, per il prossimo anno scolastico, una sola classe complessiva dell’Istituto superiore “Alberico Gentili “per i due plessi di San Ginesio (sede della dirigenza e di due indirizzi liceali) e Sarnano, decidendo di istituire la classe proprio in quest’ultima sede e indicando come necessario il riorientamento degli alunni. Una protesta, quella dei genitori, che fa eco a quella del sindaco, Giuliano Ciabocco che ha fatto partire una diffida.

Ora i genitori hanno anche chiesto un incontro a Filisetti. Nel frattempo l’amministrazione comunale ha proceduto all’invio di una serie di diffide e richieste di accesso agli atti a tutte le autorità e agli organi politici e amministrativi di riferimento, a testimonianza di quanto la valorizzazione e la difesa del territorio della aree interne debbano essere dimostrate con azioni forti e concrete che vedono compatta un’intera comunità.