SAN GINESIO – Il parapiglia era scoppiato il 13 gennaio scorso quando i carabinieri della Stazione di San Ginesio erano intervenuti nella centralissima piazza Gentili su input della centrale operativa di Tolentino. Alcune persone avevano chiamato il 112 segnalando che era in corso una colluttazione tra due persone. Giunti sul posto i militari avevano trovato uno dei due uomini che stava per essere trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Camerino, mentre un uomo e una donna, coinvolti nella vicenda, erano già stati accompagnati dai sanitari a Macerata a causa delle lesioni riportate.
A quel punto i militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed effettuato ulteriori accertamenti ricostruendo quello che era accaduto poco prima: dopo un acceso diverbio avvenuto in strada per futili motivi, due uomini di 47 e 49 anni residenti in zona e originari di fuori regione, avevano iniziato a darsele di santa ragione sotto il portico della piazza arrivando anche al lancio di sedie. In quel momento era presente anche la moglie di uno dei due che è intervenuta in difesa del marito scagliandosi contro l’altro. Dell’altro era presente il figlio 21enne che è intervenuto anche lui in difesa della coppia e scagliandosi contro il padre, venendo alle mani all’interno di un bar. Il padre, per tutta risposta, lo aveva colpito con una bottiglia, poi spaccatasi a terra. Dopo l’aggressione il giovane si era subito allontanato senza ricorrere a cure mediche.
Dalle informazioni acquisite è stato possibile ricostruire anche il motivo del contendere, legato all’ospitalità offerta dalla coppia proprio al figlio dell’altro, contro il quale a più riprese, tutti gli altri erano venuti alle mani. A seguito della colluttazione la donna ha riportato 15 giorni di prognosi per ecchimosi e lesioni varie, 7 giorni sono stati diagnosticati al marito e 10 al padre del ragazzo ospitato dalla coppia. I quattro sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di lesioni e violenza privata. Inoltre, avendo tenuto tutti una condotta chiaramente pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, peraltro nella piazza e all’interno e nei pressi di un locale aperto al pubblico, i carabinieri di San Ginesio hanno proposto al questore di Macerata l’emissione della misura di prevenzione del divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento, il Dacur, detto anche Daspo urbano. Le misure, concesse per tutti, sono state notificate nei giorni scorsi dai carabinieri ai quattro indagati che non potranno accedere ai tre locali presenti nella piazza né sostare nelle immediate vicinanze per un periodo di un anno.