SAN GINESIO – Durante una serata in un locale pubblico aveva spacciato cocaina a due giovani. Dopo la denuncia ora è scattato il Daspo urbano per un 36enne, il giovane per due anni non potrà frequentare quattro locali di San Ginesio né sostare nelle loro vicinanze.
Tutto era accaduto la sera del 9 luglio scorso quando i militari sorpresero il 36enne a cedere cocaina a due giovani a San Ginesio. L’uomo era stato quindi denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per spaccio, nel frattempo però i militari effettuarono ulteriori controlli su di lui accertando dei precedenti in materia di stupefacenti e guida in stato di ebbrezza, è stato così che gli uomini dell’Arma hanno chiesto l’emissione nei suoi confronti del cosiddetto Daspo urbano. Il questore di Macerata Vincenzo Trombadore, valutata la richiesta effettuata dai militari, ha emesso il provvedimento e ora il giovane non potrà più frequentare quattro locali pubblici in San Ginesio né sostare nelle loro vicinanze per la durata di due anni.
In materia di controllo del territorio i militari della Compagnia di Tolentino, guidata dal capitano Giulia Maggi, hanno effettuato numerosi servizi anche per verificare il rispetto delle norme sulla circolazione stradale, e proprio in questo contesto i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Tolentino la sera del 17 luglio scorso hanno sanzionato e ritirato la patente a un giovane risultato positivo all’alcoltest. Il 22 luglio, invece, nel corso della notte, i militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno fermato un uomo alla guida della propria auto con un tasso alcolemico pari a 2,23 grammi per litro. Per lui è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria, oltre al sequestro del mezzo e al ritiro della patente. A San Severino invece a un uomo è stato revocato il decreto di sospensione dell’ordine di carcerazione da parte della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona – Ufficio esecuzioni penali – per cui i carabinieri della locale Stazione hanno eseguito l’accompagnamento al carcere di Fermo. L’uomo dovrà scontare la pena residua di sei mesi oltre alla pena pecuniaria, per la condanna definitiva relativa al reato di spaccio di sostanze stupefacenti commesso nel 2016 a San Severino.