MACERATA – I maceratesi superano “l’esame” di San Giuliano. La fiera, per la prima volta, svolta tra mascherine e Green pass non ha colto impreparati i cittadini che si sono adattati alle nuove regole. «Anche questa volta i maceratesi hanno dimostrato un alto senso civico e risposto in maniera seria e responsabile a queste nuove regole, imposte per cercare di tenere sotto controllo la pandemia – commenta l’assessore Paolo Renna -. La festa del patrono è un momento importante per la città, ma non poteva essere un “libera tutti” come accaduto lo scorso anno, quando ancora non sapevamo a cosa saremmo andati incontro in autunno. Tenevamo molto a questa festa, ma non possiamo permetterci di far aumentare i contagi. Per cui godiamocela, ma in sicurezza».
Intensi i controlli da parte della Polizia locale che ha coordinato una reta di un’ottantina di persone tra agenti e volontari delle associazioni di Protezione civile. Presenti anche gli occhi attenti di polizia e carabinieri. «Stiamo controllando sia gli ambulanti che i partecipanti alla fiera – spiega il comandante della polizia locale, Danilo Doria – e abbiamo allestito il Centro operativo comunale nella nostra centrale operativa per coordinare le attività da svolgere. Abbiamo distribuito anche un kit agli ambulanti con dei cartelli per ricordare i divieti, massima attenzione sull’utilizzo delle mascherine, obbligatorie come previsto da un’ordinanza del sindaco e sul Green pass, obbligatorio per una legge del governo».
Molti i maceratesi che si trovano d’accordo con le nuove regole, mentre gli ambulanti si adeguano, anche se temono un calo delle presenze, come successo in altre fiere. «Non voglio creare problemi a me o agli altri – racconta Valeriano Parisse, mentre gira per le bancarelle -, per cui sono d’accordo nel portare le mascherine e nel rendere obbligatorio il Green pass. Mi sento più sicuro». «Sono 35 anni che partecipo alla fiera di San Giuliano – aggiunge un’ambulante – e anche se quest’anno sarà un po’ diversa per via delle mascherine, sono d’accordo nell’utilizzarle, perché sono una sicurezza in più per noi stessi e per gli altri».