Macerata

San Severino: marijuana e hashish in casa, 18enne in manette

Oltre allo stupefacente i carabinieri hanno trovato anche 3.450 euro in contanti. Il giovane ha patteggiato un anno e mezzo di reclusione ed è tornato in libertà

SAN SEVERINO – Spacciava droga a giovani e giovanissimi, anche minorenni, di San Severino e dei comuni limitrofi, in manette un 18enne settempedano. A casa oltre a marijuana e hashish i carabinieri hanno trovato anche la somma, in contanti, di 3.450 euro. L’operazione antidroga è scattata nel pomeriggio di ieri (venerdì) quando i carabinieri della locale Stazione, in borghese, impegnati in mirati controlli a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno seguito il giovane mentre da viale Europa si dirigeva a piedi verso via San Michele. Prima del cavalcavia però, il 18enne è stato fermato. I militari si sono qualificati e lo hanno invitato a consegnare la droga che aveva addosso, il giovane inizialmente aveva negato di averne, poi ha infilato la mano in un calzino e ha estratto una dose di marijuana. Ai militari però il sospetto che il giovane potesse avere altro stupefacente era rimasto, così lo hanno portato in caserma e lì lo hanno sottoposto a perquisizione. Addosso infatti il 18enne aveva altre due dosi della stessa sostanza. A quel punto i controlli sono stati estesi anche all’abitazione dove il settempedano vive con i genitori.

In casa i militari hanno trovato, complessivamente, 114,56 grammi di marijuana e 2,25 grammi di hashish, oltre alla somma in contanti di 3.450 euro ritenuti essere provento di spaccio, e materiale solitamente utilizzato per il confezionamento delle dosi. All’interno dell’abitazione sono state trovate anche due pistole giocattolo Beretta modello 92 senza il tappo rosso. Arrestato, questa mattina il giovane è stato accompagnato in Tribunale a Macerata per il processo con rito direttissimo. Difeso dagli avvocati Marco Massei e Claudio Cicconi, il settempedano si è avvalso della facoltà di non rispondere, il giudice Barbara Cortegiano ha convalidato l’arresto poi il 18enne, tramite i propri legali, ha chiesto e ottenuto di chiudere il procedimento con un patteggiamento concordando con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di un anno e mezzo di reclusione con la sospensione condizionale. Il giudice ha quindi accolto il patteggiamento e il giovanissimo è tornato in libertà.