SAN SEVERINO – Erano diventati il punto di riferimento per lo spaccio di sostanza stupefacente nel territorio di San Severino e nei comuni limitrofi nel periodo del lockdown: in manette sono finiti due giovanissimi incensurati e insospettabili.
Le ordinanze di custodia cautelare agli arresto domiciliari sono state eseguite martedì (27 ottobre, ndr) dai carabinieri della stazione di San Severino e da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino. I due, italiani, poco più che ventenni – uno studente e l’altro operaio – sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico marijuana, a loro coetanei nel territorio di San Severino e nei comuni limitrofi.
L’indagine è scattata a seguito di alcuni controlli eseguiti lo scorso maggio proprio a San Severino; in quell’occasione i due giovani, fino a quel momento insospettabili e incensurati, sono stati trovati in possesso di marijuana già pronta per la vendita e di bilancini di precisioni.
Le attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata – nello specifico dai sostituti Claudio Rastrelli prima ed Enrico Barbieri poi – hanno permesso di ricostruire due anni di attività di spaccio; periodo nel quali i due avrebbero guadagnato circa 140mila euro vendendo oltre nove chilogrammi di marijuana e un etto di cocaina. I due sarebbero stati anche uno dei principali punti di riferimenti dello spaccio settempedano durante il periodo della quarantena.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Claudio Bonifazi che ha accolto le tesi investigative dei militari della Compagnia di Tolentino, coordinati dal capitano Giacomo De Carlini. Martedì mattina i due, V.V. e T.R., sono stati arrestati.
Nella stessa mattinata i carabinieri di Tolentino hanno anche eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un cittadino italiano, disoccupato, ventenne e residente in Provincia. Nell’abitazione hanno rinvenuto, grazie al fiuto di One, il cane del Nucleo carabinieri cinofili di Pesaro, dosi di hashish e marijuana, un bilancino di precisione e 5.850 euro in contanti. Il ventenne è stato denunciato a piede libero.