Macerata

Sanità, dal Pnrr 15 milioni per il Maceratese. «Previste sette case e due ospedali di comunità»

L'assessore Saltamartini ha illustrato ai sindaci il piano che andrà comunicato al Governo entro il 28 febbraio. Tutti gli interventi edilizi, invece, dovranno essere conclusi entro il 2026

MACERATA – Un piano da 15 milioni di euro per ridisegnare la sanità maceratese. Dopo tanti giorni di discussione sulla mancata condivisione delle scelte che riguarderanno i fondi previsti dal Pnrr per la sanità della provincia maceratese, ieri pomeriggio (9 febbraio) l’assessore regionale Filippo Saltamartini ha illustrato il nuovo piano all’assemblea dei sindaci dell’Area Vasta 3 durante una videoconferenza a cui ha partecipato anche la direttrice dell’Area Vasta, Daniela Corsi.

Nel territorio è prevista la creazione di due ospedali di comunità, a Corridonia e Treia che disporranno di un minimo di 20 posti letto per cure intermedie ciascuno, e di sette case della comunità Civitanova, Recanati, Corridonia, Macerata (dove viene confermata anche la costruzione del nuovo ospedale alla Pieve con fondi già stanziati dalla Regione), Treia, San Severino e Camerino, per un totale di 15,7 milioni di euro. «Dopo anni in cui è stato chiuso quasi tutto si tornano a fare investimenti importanti», ha spiegato Saltamartini che, però, non ha nascosto qualche problema su chi poi dovrà andare a lavorare all’interno di queste strutture. «Le case della comunità sono strutture in cui dovremo mettere insieme i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e gli specializzandi, con servizi sociali quali psicologi e sociologi – ha precisato l’assessore – per cui si tratta di un concetto nuovo su cui ci dobbiamo confrontare. Per ora il Governo ha cominciato a ragionare con i medici di medicina generale che dovrebbero prestare una parte della loro attività ambulatoriale dentro le case di comunità».

Secondo quello su cui starebbe ragionando il governo, quindi, e spiegato dall’assessore i medici di medicina generale presto potrebbero lavorare per 18 ore nei loro ambulatori, mentre per le altre 20 ore nelle case di comunità. Ma questo potrebbe generare resistenze su cui il Governo si starebbe confrontando con i medici stessi e i sindacati. Un tema che si innesta anche sulla cronica «carenza di medici e operatori sanitari. Mancano medici del 118 – ha concluso Saltamartini allargando lo sguardo a livello regionale -, quelli del pronto soccorso, quelli di continuità assistenziale. Per cui i problemi oggi esplodono, perché non sono stati precedentemente programmati e risolti e lo dobbiamo fare ora con le risorse che abbiamo».
Per ora i progetti che riguardano il Maceratese sono stati annunciati a voce, ma le schede tecniche e dettagliate andranno inserite nel portale del Governo entro il 28 febbraio, mentre tutti i progetti dovranno essere completati entro il 2026.