Macerata

Sarnano, discutono per una ragazza. Una notte dà fuoco a una tettoia, 24enne patteggia

Accusato di incendio e minaccia, il primo reato è stato derubricato in danneggiamento seguito da incendio. Concordata la pena di un anno con la sospensione condizionale

Il tribunale di Macerata

SARNANO – Due giovanissimi litigano per una ragazza, uno dei due dà fuoco alla tettoia di casa dell’altro. Ventiquattrenne patteggia un anno di reclusione, era accusato di incendio e minacce, il primo reato è stato derubricato in danneggiamento seguito da incendio. La vittima: «Casa era piena di fumo, eravamo io e le mie sorelle. In cucina c’era una bombola di Gpl. Per fortuna è arrivato babbo che ha chiamato subito i vigili del fuoco e abbiamo iniziato a spegnere le fiamme».

Il fatto risale a luglio del 2019, questa mattina in Tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare a carico dell’imputato che oggi ha 24 anni, all’epoca dei fatti 22. Tramite il suo legale, l’avvocato Franco Ceregioli ha concordato con il pubblico ministero Claudio Rastrelli la pena di un mese di reclusione, con la sospensione condizionale, previa derubricazione del reato. In aula era presente anche la vittima un 20enne (all’epoca dei fatti di anni ne aveva 17) che, insieme al padre, si è costituito parte civile con l’avvocato Manuela Costantini. È stato il giovanissimo, a margine dell’udienza a ricordare quei terribili momenti. «Quella sera ero a letto – ha spiegato –, in casa c’erano le mie sorelle, a un certo punto ho iniziato a sentire dei rumori strani, come se fosse vento o pioggia, non capivo niente, ero tipo in dormiveglia penso per il fumo che abbiamo respirato, poi per fortuna è rientrato babbo. Abbiamo cercato di spegnere le fiamme con dei secchi d’acqua ma non ci siamo riusciti. Poi sono arrivati i vigili del fuoco, sono loro che hanno trovato la bottiglia di plastica da un litro e mezzo usata per appiccare l’incendio e un accendino. Le fiamme si erano estese anche alla cucina dove c’era una bombola di Gpl, i vigili del fuoco l’hanno messa in sicurezza e spento le fiamme». Il motivo del gesto? Lo ha spiegato il 20enne: «Si era lasciato con la ragazza e io ci sono uscito, che male c’è? Lui invece si è arrabbiato, all’inizio era venuto con degli amici mi aveva detto che ci saremmo rivisti presto, poi quella sera l’incendio». Circa due mesi dopo, i due si erano incontrati e l’imputato lo aveva minacciato: «La prossima volta dò fuoco a te, a casa tua e alla famiglia tua».