SARNANO – Accusato di aver palpeggiato l’amica 13enne della figlia, oggi un 52enne di Ancona è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione. L’uomo, di origine straniera, era accusato di violenza sessuale aggravata. I fatti contestati risalgono al 15 luglio del 2019 quando l’imputato era andato con la propria famiglia in un campeggio a Sarnano. Con loro c’era anche la famiglia dell’amichetta di scuola della figlia, per trascorrere qualche giorno insieme. Una sera però la figlia del 52enne e la sua amica si erano messe al letto nel camper dell’imputato mentre quest’ultimo era rimasto all’esterno a parlare con la compagna e con altre persone. A un certo punto, secondo l’accusa, con la scusa di andare in bagno il 52enne sarebbe rientrato nella roulotte, si sarebbe avvicinato al letto dove c’erano le due ragazzine, e avrebbe palpeggiato l’amica della figlia nelle parti intime. L’uomo ha sempre negato gli addebiti.
Oggi la discussione: il pubblico ministero Vincenzo Carusi ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione, il difensore, l’avvocato Roberto Meriggi, ha invece sostenuto l’estraneità del proprio assistito alle accuse evidenziando contraddizioni della minore quando fu sentita dal gip e ha chiesto l’assoluzione. Il collegio, presieduto dal giudice Andrea Belli, ha condannato l’imputato a un anno e otto mesi di reclusione, riconoscendo la diminuente del fatto di minore gravità e disposto il pagamento di una provvisionale di 2.500 euro (ne erano stati chiesti 20.000 dalla parte civile). Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni, poi la difesa valuterà un eventuale appello. «L’accusa si regge sulle parole della persona offesa che si è contraddetta numerose volte. Il mio assistito si è sempre dichiarato estraneo ai fatti», ha commentato l’avvocato Meriggi. La mamma della minorenne è parte civile con l’avvocato Gennaro Eufemia del foro di Ascoli.