Le crisi sociali e ambientali emerse in questi anni hanno messo in discussione le modalità di funzionamento del nostro sistema economico e sociale. La prosperità della vita sul pianeta, la salute degli ecosistemi, l’inclusione e la valorizzazione della diversità dipendono dalla capacità dei sistemi di realizzare un cambiamento profondo, che non può più tardare. Il mondo del business può – per rapidità, capillarità e risorse – essere il motore del cambiamento: il mercato premierà le aziende che si dimostreranno non solo competenti, ma anche trasparenti, responsabili e sostenibili. Su questa leva, il gruppo Fileni, che ha recentemente conseguito la certificazione B Corp, ha dedicato una giornata al tema della sostenibilità. “Scegliamo di difendere il futuro” è stato il titolo del convegno che si è tenuto a Milano, presso la Fondazione Feltrinelli. Una data scelta non a caso in quanto si inserisce nel B Corp Month, mese in cui ogni B Corp può raccontare e valorizzare il suo essere parte di questa community.
A moderare il briefing, Federico Quaranta, conduttore, autore di programmi televisivi e Ambassador Fileni dal 2020, figura ideale per presentare e moderare un evento che metta al centro non solo temi di sostenibilità e di etica imprenditoriale, ma soprattutto di visione e slancio propositivo verso il futuro.
«Abbiamo affrontato un processo profondo di confronto interno ed esterno – esordisce Massimo Fileni vicepresidente del Gruppo – e ci siamo riconosciuti la vocazione, forte e con profonde radici, ad essere un’azienda attivista. Nella definizione delle nostre purpose, vision, mission, nel nostro compasso strategico, abbiamo portato alla luce una linea che passa dalla sostenibilità, dall’economica circolare e arriva naturalmente a un terzo concept ancor più evoluto: quello di “rigenerazione”, intesa come la capacità di generare più valore economico, sociale e ambientale di quello utilizzato per produrre».
Fileni diventa B Corp
Promossa dall’ente non profit B Lab, la certificazione più ambita e desiderata dalle aziende verifica e assicura che un gruppo operi secondo i più alti standard di performance sociale e ambientale. Una B Corp è un’azienda for profit a tutti gli effetti, per la quale la creazione di valore condiviso verso tutti i propri stakeholder è parte integrante del modello di business. Oggi nel mondo ci sono oltre 4.000 B Corp certificate e più di 150.000 aziende in 80 paesi e 150 settori utilizzano gli strumenti di B Lab per misurare e migliorare il proprio profilo di sostenibilità. Attualmente in Italia si contano più di 120 B Corp certificate.
«Siamo diventati una B Corp – la prima nell’industria della carne – aggiunge Roberta Fileni vicepresidente del Gruppo– perché sentiamo l’urgenza di agire e operare avendo un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Ogni giorno ci ispiriamo al principio “siamo parte, non siamo tutto”, secondo cui siamo parte del problema ma anche dell’unica soluzione possibile per difendere il futuro del Pianeta e delle nuove generazioni. Una visione che si collega fortemente al valore dell’interdipendenza, condiviso da tutte le B Corp nel mondo. La certificazione B Corp non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso e uno stimolo a migliorare».
Il convegno
Dopo l’introduzione affidata a Massimo e Roberta Fileni Vicepresidenti del Gruppo nell’ambito di una premessa che ha come titolo “Fileni si ridefinisce pensando al futuro”, ad alternarsi sul palco autorevoli interlocutori a presentare i temi d’avanguardia della sostenibilità:
A Giorgio Zampetti direttore Generale di Legambiente è affidato l’intervento sul tema “Legambiente e Fileni insieme per un futuro che sappia ripartire dalla buona agricoltura”.
A cura di Catia Bastioli amministratore delegato di Novamont, l’intervento sul tema “L’economia circolare per il rilancio industriale dell’Europa”.
A Eric Ezechieli – Co-Founder di Nativa – e Fabio De Angelis – Responsabile Amministrativo Fileni – affidata la relazione su “Cosa vuol dire essere B-Corp: la rivoluzione della sostenibilità di impresa”.
«Punti di vista diversi ma con una visione comune, a confronto sul tema di una sostenibilità sistemica e strategica, un rapporto che definisce uno scenario di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri», spiega il gruppo.