MACERATA – Individuati due degli autori delle scritte contro il questore Pignataro comparse negli ultimi mesi nel centro storico di Macerata. Indagini in corso per risalire alle altre persone coinvolte. La digos di Macerata, diretta dal vicequestore Maria Nicoletta Pascucci, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica, ha individuato, dopo serrate indagini, gli autori delle scritte offensive che erano comparse a Macerata contro il questore Antonio Pignataro.
Di fondamentale importanza sono state le testimonianze di alcuni cittadini e le immagini delle telecamere di videosorveglianza della città e di enti e uffici privati che hanno subito collaborato con la Polizia. Queste attività, unita ai servizi di appostamento, hanno permesso agli uomini in divisa di concentrare l’attenzione su alcuni soggetti che, per motivi di lavoro o di studio, frequentano il capoluogo.
Proprio nella mattinata del 21 dicembre erano state rinvenute varie scritte (“Universitari Sovversivi”, “Pignataro Boia! Bomber”, “Legalizazion”) nelle vie del centro storico. Le immediate indagini hanno permesso di ricostruire i movimenti di un gruppo di giovani che si aggirava, durante la notte precedente, nel cuore di Macerata. I ragazzi sono stati quindi sorpresi dagli occhi elettronici mentre, con il favore della notte e passandosi la bomboletta di mano in mano, imbrattavano le mura cittadine.
Tra questi sono stati riconosciuti due soggetti, entrambi maceratesi e uno di loro senza fissa dimora. Tutti e due sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in concorso tra loro per i reati di diffamazione e imbrattamento, quest’ultimo aggravato dal fatto che le scritte sono state tracciate su immobili di interesse storico. Le perquisizioni domiciliare nei confronti dei due (uno di loro vicino al mondo della cannabis light), hanno permesso alla Polizia Postale di Macerata, a quella dorica e agli uomini della Digos, di raccogliere elementi utili al prosieguo delle indagini per individuare anche il resto del gruppo.
«Ancora una volta la Polizia, con il suo lavoro, dà prova di uno Stato che è presente ed è visibile» ha commentato il questore Pignataro ricordando anche le parole del Capo della Polizia Franco Gabrielli: “A chi sono affidate funzioni pubbliche deve adempierle con disciplina e onore”. «Una Polizia efficiente in tutte le sue articolazioni e in grado di dare risposte rapide ed efficaci, assicurando alla giustizia chi, come in questo caso, denigra le forze dell’ordine impegnate a proteggere la comunità, i giovani e le loro famiglie dall’uso della droga, al fine di evitare che i nostri figli vengano avvelenati dalle sostanze stupefacenti».