MACERATA – Sequestro di persona, estorsioni e spaccio di cocaina e hashish. Sette giovani rinviati a giudizio, per tre invece la posizione è stata stralciata. Lo ha deciso questa mattina il gup del Tribunale di Macerata, Giovanni Maria Manzoni. Imputati dieci giovani, sei italiani e quattro stranieri, tra i 22 e i 35 anni. I fatti contestati sarebbero avvenuti da aprile ad agosto del 2016 lungo la costa maceratese, da Porto Recanati a Civitanova.
Secondo l’accusa, oggi sostenuta in aula dal pubblico ministero Rosanna Buccini, sette di loro, a vario titolo, avrebbero spacciato quantitativi di cocaina e hashish. Due sono accusati di estorsione per aver costretto un giovane a pagare 900 euro: se non avesse acquistato altra cocaina gli sarebbe stato tolto il cellulare iPhone 6 S. Ma non solo. Lo avrebbero anche minacciato di togliergli l’auto dei genitori della fidanzata che lui a volte usava e di non farlo ritornare a Milano.
Un altro coimputato, oltre alle accuse di spaccio deve rispondere anche di un episodio di estorsione: avrebbe minacciato un acquirente di farlo finire in ospedale se non avesse pagato l’acquisto di hashish, ma poi, per ottenere il pagamento del denaro si sarebbe rivolto anche al datore di lavoro del debitore, il titolare di un Kebab a Civitanova: se il dipendente non avesse onorato il debito avrebbe mandato delle persone nel locale per danneggiarlo.
Le accuse di sequestro di persona, minacce e lesioni sono invece contestate ad altri due giovani: a fine agosto 2016, con la minaccia di una pistola giocattolo, avrebbero prelevato un giovane dal Mc Donald’s di Civitanova, lo avrebbero portato a casa di uno di loro e lì lo avrebbero preso a schiaffi e calci. Secondo i suoi aggressori il giovane avrebbe infamato due di loro. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Simone Santoro, Simone Matraxia (oggi sostituito dal collega Vanni Vecchioli), Sandro Giustozzi, Federico Valori e Gian Luigi Boschi. Oggi il gup ha stralciato le posizioni di tre imputati (due detenuti per altre cause e uno irreperibile) e rinviato gli altri sette a giudizio al 6 dicembre 2021 davanti ai giudici in composizione collegiale del Tribunale di Macerata.