Macerata

Lo Sferisterio omaggia Piero Cesanelli: «Da qui sarà testimone perenne»

È stata inaugurata ieri la Gran Sala dedicata al fondatore di Musicultura. «A Macerata la sua persona e la sua creatività hanno ricevuto il pieno appoggio e la piena collaborazione. Da oggi Piero, da qui, sarà testimone perenne del realizzarsi degli eventi dello Sferisterio» ha detto la moglie Paola Promisqui

Il taglio del nastro del nuovo percorso dello Sferisterio

MACERATA – Taglio del nastro, ieri pomeriggio, per il nuovo percorso museale dello Sferisterio che ha visto anche l’inaugurazione della Gran Sala intitolata al compianto Piero Cesanelli, padre di Musicultura.

Il nuovo percorso museale della Sferisterio interessa foyer, spazi espositivi, sala interattiva-multimediale, sala accoglienza e bookshop. Lo Sferisterio di Macerata si presenta oggi con un allestimento moderno e coinvolgente rivolto a cittadini, turisti e scuole, con spazi rinnovati per conoscere la storia dell’arena e delle sue storiche manifestazioni come il Macerata Opera Festival e Musicultura e, più in generale, del ricco patrimonio dei teatri storici della Regione Marche.

La Gran Sala dedicata a Piero Cesanelli

La nuova veste della storica struttura parte dal rinnovato ambiente della zona servizi – accoglienza, biglietteria, bookshop – da cui si accede alla rinnovata zona foyer. Al secondo piano la sala ex cinema, oggi Gran Sala, intitolata a Piero Cesanelli e realizzata dagli architetti Silvano Straccini e Bruno Mariotti. Qui il visitatore potrà approfondire la storia del monumento nel corso dei suoi 200 anni di vita e delle manifestazioni che lo hanno posto sempre al centro della vita della città. L’allestimento offre molte chiavi di lettura interattive: video, riproduzione di documenti d’archivio, planimetrie architettoniche, pannelli descrittivi, schermi touch con testi, foto d’epoca, opere musicali, archivio di rassegne di incontri letterari e musicali. Il nuovo allestimento valorizza la Gran Sala anche nella sua funzione di sala polivalente per incontri, dibattiti, convegni.

Dalla Gran Sala il visitatore potrà proseguire il percorso, uscendo all’esterno per ammirare la struttura in tutta la sua imponenza: la corsa delle 56 colone doriche, i due ordini di palchi, la balconata in pietra e il maestoso muro eretto per il gioco della palla al bracciale, lungo 90 metri per 18 metri d’altezza. Dalla gradinata è possibile scendere in platea e rientrare sotto la gradinata verso le antiche botteghe nel loggiato dalla forma ellittica.

La targa in onore di Piero Cesanelli

Il progetto di restyling dello Sferisterio è stato realizzato dal Comune di Macerata, grazie al contributo della Regione Marche (fondi strutturali europei Por Fesr 2014-2020), in collaborazione con Società Cooperativa Sistema Museo e Meridiana Cooperativa Sociale. Il progetto della Gran Sala e dell’area accoglienza è stato realizzato a cura dello studio d’architettura Ch-Plus Bruno Mariotti.

«Prima tempio dello sport, poi tempio della lirica e oggi anche contenitore museale. Quella dello Sferisterio è una versatilità che si rispecchia soprattutto nel territorio e in chi lo popola come esempio di evoluzione, trasformazione, capacità di adeguamento – il messaggio del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Un vero simbolo delle Marche, non solo storico artistico per la sua generosa capacità di accoglienza e di offrire atmosfere inusitate, ma di cultura alta che la Regione vuole sostenere. Un ricordo caro per Piero Cesanelli, l’idealista, l’ideatore, l’innovatore denso di tradizione culturale a cui il Comune di Macerata ha giustamente dedicato la Gran Sala».

«Lo Sferisterio tutto l’anno: finalmente il monumento simbolo della città, che racchiude l’orgoglio della comunità, si apre ai cittadini e ai turisti, oltre il tempo e le stagioni – ha detto il sindaco Romano Carancini -. Nel sogno il traguardo: con scelte coraggiose dopo mezzo secolo trova compimento l’idea di vivere e apprezzare il tempio della lirica 365 giorni l’anno. E lo rendiamo luogo presente, elegante, incontaminato e rinnovato, a disposizione di tutti, sempre. Spazio di storia, di visita, di eventi, di aggregazione, di progettazione. Palco internazionale e radice di identità. Eredità nobilitata e soprattutto patrimonio di tutti: perché i maceratesi riscoprano lo Sferisterio, così valorizzato nella sua interezza, con lo stupore delle cose nuove».

Un momento della cerimonia

 «Luogo a disposizione di tutti, patrimonio di tutti; un valore assoluto che solca ambiti variegati – ha aggiunto Carancini -. Si è trasformato un palco di elite in scena internazionale, blasonata, ambita, connotata di ricerca e di sperimentazione che fonde discipline che dialogano con il mondo avendo trovato una lingua universale che mai tradisce la tradizione della sua storia. Il nostro omaggio oggi va a Piero Cesanelli che in questa sala ha trascorso un pezzo importante della sua vita e ha donato tanto della sua passione; la sua persona ha rappresentato l’interpretazione più bella dell’arte fatta di intuizioni, emozioni e dialogo senza frontiere e soprattutto di fiducia nei talenti sinceri».

Presente anche il vice presidente della Camera Ettore Rosato. «I maceratesi sono stati straordinari nel costruire questo luogo bellissimo e sono stati ancora più geniali nel trasformarlo da luogo sportivo a luogo di cultura – ha detto -. Un ambitissimo palco in cui a livello nazionale e internazionale ci si può esprimere nelle diverse arti; un luogo che è un simbolo di questa città e non è un luogo isolato in questa città di cultura. La vostra caparbietà ha fatto sì che anche quest’anno la stagione potesse andare avanti; questo perché ci sono persone e motivazioni solide che attraversano anche le difficoltà».

«Sferisterio, un teatro all’aperto unico nel mondo, oggi diventa ancora più bello con un percorso museale che accoglie il visitatore, infopoint, bookshop, segnaletica, Gran Sala – il commento dell’assessore alla cultura Stefania Monteverde -. E il più grande valore è che diventa centro di documentazione di una storia che dura da 200 anni, da quando quei cento cittadini maceratesi investirono per la costruzione dello Sferisterio “ad ornamento e per diletto della città”, come è scolpito sul frontone. Oggi diventa l’archivio digitale che musealizza un patrimonio immateriale di grande valore, racconto sullo Sferisterio, sui teatri delle Marche e sui più grandi teatri storici all’aperto del mondo. Un luogo che è un inno allo spettacolo dal vivo e alla cultura come bene essenziale sempre».

La consegna dell’omaggio alla moglie di Cesanelli Paola Promisqui

Emozionato e soddisfatto anche Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura. «Le cose di pensano, si discutono e si realizzano e sono rimasto stupito davvero per la grande organizzazione – ha detto -. Credo che Piero avrebbe gradito molto questa “collocazione” perché nello Sferisterio c’è la storia della musica italiana; perché questa è casa sua. Le sue forti radici recanatesi non gli hanno impedito di amare sinceramente e teneramente questa città; qui si sentiva a casa».

Toccante anche il ricordo di Paola Promisqui, moglie di Cesanelli omaggiata dal sindaco di una pergamena in ricordo dell’amore che la città di Macerata ha per il fondatore di Musicultura. «Piero era generoso e amava condividere; era un solitario che amava stare in compagnia ma sempre in disparte – ha ricordato -. Quando da Recanati è venuto a Macerata ha avuto il coraggio delle scelte e di ricominciare tutto da capo; proprio a Macerata la sua persona e la sua creatività hanno ricevuto il pieno appoggio e la piena collaborazione. Da oggi Piero, da qui, sarà testimone perenne del realizzarsi degli eventi dello Sferisterio; sarà dietro le quinte ma ci sarà».