Macerata

SiAmo Civitanova: «Contro di noi body shaming e un linguaggio da medioevo»

L’attacco di Lavinia Bianchi ed Alice Pennesi che rispondono agli esponenti di 'Vince Civitanova', i quali avevano parlato di «sfilata di giullari e ancelle» in merito alla questione luminarie

Lavinia Bianchi e Alice Pennesi nell'ultimo filmato di 'Palazzo Sforza Affairs'.

CIVITANOVA MARCHE- «Da parte di alcuni gruppi della maggioranza body shaming e un linguaggio palesemente medievale: tutto ciò è inaccettabile». L’attacco di Lavinia Bianchi ed Alice Pennesi, rispettivamente consigliera ed esponente della civica ‘SiAmo Civitanova’ che rispondono ad alcune affermazioni di Vince Civitanova. In particolare, la lista di riferimento al Presidente del Consiglio Fausto Troiani, in merito al discorso luminarie, aveva parlato di «sfilata di giullari ed ancelle contro la decisione della Giunta».

Il filmato

Bianchi e Pennesi da un paio di settimane sono autrici di ‘Palazzo Sforza Affairs’, una serie di filmati in cui non lesinano critiche nei confronti dell’Amministrazione comunale sugli argomenti più attuali della città. «Da giovani non possiamo restare in silenzio di fronte a una questione che è diventata inaccettabile: antidemocraticità, mancanza di rispetto, arroganza e insulti alle persone che se anche non vengono, sempre, specificati sono molto più che chiari. Non c’è una visione, non c’è alcuna idea per il futuro di Civitanova».

L’attacco

La questione di genere è un argomento su cui secondo le due giovani appartenenti a SiAmo Civitanova Vince Civitanova avrebbe palesato una grave mancanza di rispetto. «Non si guarda al futuro – incalzano – , ma ci si riferisce costantemente al Medio Evo, forse dimenticando che da tutta la storiografia viene definito periodo buio e di certo vogliamo augurarci che per la nostra città non sarà lo stesso. Non ci stupisce questa analogia, anche se davvero sempre più inquietante, pensando anche a quanto detto precedentemente dal leader su donne e papa».

Il riferimento è al corpo delle donne. «Lo sappiamo bene che per loro insulti e offese sono goliardie – concludono Bianchi e Pennesi – , ma forse è bene ricordare a Vince Civitanova che quello che stanno facendo oggi è definibile come body shaming, mancanza di sensibilità e di inclusione, offese al genere femminile e al concetto di liberalismo. “Ancelle” significa donne di condizione non libera. Con tali affermazioni si conferma una visione di un mondo illiberale e gerarchico. Abbiamo capito che noi siamo le ancelle, ci chiediamo chi sia la favorita del re».