SAN SEVERINO MARCHE- «Il 2024 – sottolinea il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei – è stato un anno di crescita e di celebrazione per la città che ha ospitato momenti di grande emozione come la riconsegna, dopo i lavori post sisma, del palazzo comunale ma anche del giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti”. È stato inoltre un anno di grandi sfide e di enormi soddisfazioni per la nostra comunità. Ogni evento, ogni progetto, ogni traguardo raggiunto è stato possibile grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti: amministratori, associazioni, volontari e cittadini. San Severino Marche ha dimostrato ancora una volta di essere una città resiliente, dinamica e unita». A 8 anni dal terremoto che ha colpito il centro Italia infatti alla comunità di San Severino Marche è stato riconsegnato il palazzo comunale, il quale ha beneficiato di un intervento pari a 2 milioni e e 400mila euro. Per il rinnovamento del giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti” è stato investito più di 1 milione e 400mila euro.
«Guardiamo al 2025 – ha aggiunto il primo cittadino settempedano – con speranza ed entusiasmo, pronti a scrivere insieme un nuovo capitolo della nostra storia. Gran parte degli uffici comunali in questi mesi rientreranno nella sede storica del municipio ristrutturato, in Piazza del Popolo. Per quanto riguarda le opere pubbliche legate sempre al sisma stiamo portando a termine i lavori al castello di Pitino, una delle fortificazioni che un tempo sorgeva a difesa della città. Si tratta di una rete di ex fortificazioni molto importante, una delle più prestigiose delle Marche. Le opere sono portate avanti con i fondi del Pnc per un importo complessivo di circa 1 milione e 200mila euro. Poi stiamo concludendo i lavori di costruzione di un’aula multifunzione nei pressi dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi”. Qui realizzeremo una stanza con il metodo Snoezelen (stimolazione multisensoriale controllata). Sempre nel 2025 verranno avviati tutti gli interventi previsti nell’Ordinanza 137 del Commissario speciale alla ricostruzione ovvero la palazzina Scuriatti, il cinema Italia, il primo stralcio delle mura storiche, il complesso ex Gil e i cimiteri rurali delle nostre frazioni».