ANCONA – Stabilizzazione del personale, ristoro ai comuni del cratere per il mancato gettito Imu, finanziamento dei costi per l’acquisto e l’urbanizzazione delle aree destinate alla delocalizzazione di edifici pubblici e scuole. Ecco le priorità non rinviabili sottolineate dalla presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli ai parlamentari eletti nelle Marche nell’incontro in video-conferenza per presentare il pacchetto completo di emendamenti messi a punto dal Coordinamento interregionale delle Anci regionali di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo e dai membri della cabina di regia col contributo prezioso del Commissario alla Ricostruzione Legnini ed in sinergia con le quattro Regioni e con gli uffici di Anci nazionale.
«Purtroppo ancora una volta ci troviamo a dover utilizzare uno strumento normativo improprio come la legge di bilancio per manutenere le norme che riguardano la ricostruzione – ha detto Valeria Mancinelli – e contiamo che si metta mano subito ad un Testo Unico sul Sisma».
All’incontro hanno partecipato i Deputati Morani, Terzoni, Emiliozzi, Patassini, i senatori Verducci, Fede, Pazzaglini, Coltorti.
Dal confronto è emersa la complessiva disponibilità di tutti i parlamentari, al di là dell’appartenenza politica, a fare la propria parte per far partire finalmente la ricostruzione nei comuni del cratere del sisma Centro-Italia dotandola dei necessari strumenti normativi, economici e gestionali a fronte di oggettive difficoltà di ordine finanziario, temporale ed organizzativo.
«Avevamo chiesto un atto di fiducia e auspicavamo che il pacchetto degli emendamenti così come scritto, proposto e presentato proprio perché condiviso da tutti i soggetti che materialmente si occuperanno della ricostruzione, venisse accolto – ha aggiunto la presidente Mancinelli – ma è chiaro che così non sarà probabilmente possibile«. Probabile uno spacchettamento delle richieste tra Legge Finanziaria e Decreto MilleProrooghe.
«Anci Marche – ha aggiunto – continuerà a monitorare la situazione con l’auspicio che tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, e i suoi rappresentanti, alla Camera e al Senato, si sentano investiti della responsabilità di dare un futuro ad una fetta ampia di territorio che li ha scelti come rappresentanti e che senza questi provvedimenti è destinata ad altri anni di ritardi e di mancate risposte«.