Macerata

Sisma, quarto fine anno senza certezze

Il Comitato Terremoto Centro Italia riporta l'attenzione sulla situazione critica di chi vive nel cratere ed è ancora alle prese con tante difficoltà. Intanto Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita restano ancora senza quotidiani

Uno degli edifici danneggiati dal sisma del centro Italia
Uno degli edifici danneggiati dal sisma del Centro Italia

ANCONA – È il quarto fine anno trascorso fuori casa per molti terremotati del centro Italia. Dopo la scossa del 24 agosto 2016 che aveva portato distruzione se ne sono aggiunte moltissime altre. Oggi, nonostante siano passati degli anni, la terra continua a tremare e la ricostruzione arranca. Ma intanto le montagne si spopolano e anche chi aveva resistito comincia a non farcela più, sopraffatto dalla stanchezza, come osserva il coordinamento del Comitato Terremoto Centro Italia.

«Cominciamo a temere che non troveremo mai la soluzione – spiegano dal Comitato – . Ci stiamo abituando a quello che abbiamo intorno, alla condizione in cui ci troviamo, molti di noi non hanno più la forza di lottare, siamo stanchi e delusi anche dal Decreto Sisma che speravamo potesse rappresentare una soluzione».

Secondo il Comitato «manca la comunicazione, non hanno ascoltato i territori e hanno preso decisioni dall’alto». «Serve un sottosegretario che si occupi del post sisma. Inoltre – osservano – oggi scade il mandato del commissario: che facciamo? lo cambiamo di nuovo e ricominciamo tutto da capo?». Circa la dichiarazione del presidente del consiglio Giuseppe Conte, che ha annunciato una nuova visita nelle aree terremotate, il Comitato dichiara «da noi ha sempre trovato la porta aperta, ma serve maggiore comunicazione». Intanto annunciano che da gennaio si rimboccheranno le maniche per fare il punto della situazione sulle iniziative da prendere.

Oltre alle numerose criticità che affliggono i comuni del cratere, c’è anche la questione dei quotidiani che non arrivano a Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera da tre anni. Una situazione denunciata dagli stessi cittadini pronti a rivolgersi alla Procura della Repubblica per far valere il loro diritto all’informazione.

La questione era già stata sollevata nell’agosto del 2018 dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, che con l’assessore regionale Angelo Scipaichetti aveva interessato l’allora sottosegretario Crimi con delega all’editoria. Ma per gli alti costi di distribuzione i quotidiano hanno continuato a non arrivare. «Un ennesimo diritto che ci viene negato» spiega il primo cittadino, che lamenta delusione anche nei confronti del decreto sisma, “reo” secondo lui di non risolvere le criticità: «Non è la strada per andare in paradiso».