MACERATA – Aggiungere all’art. 555 del codice di procedura civile – relativo al pignoramento dell’immobile – anche il 555 bis che, in sostanza, possa stabilire che «se quella casa è l’unica a disposizione del disabile grave, la procedura deve essere sospesa». A fare la richiesta è l’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) provinciale di Macerata che, nel pomeriggio, è stata protagonista di una conferenza stampa per presentare l’iniziativa legislativa di giustizia sociale.
A presiedere l’incontro Michele Cesari. «Sono apparso molto volte sulla stampa per le battaglie che porto avanti; battaglie che sono iniziate prima contro il Ministero della Salute per i danni da vaccino che ho subito e poi contro il sistema bancario per l’usura – ha detto Cesari -. Mi piace utilizzare il termine battaglia perché quando una persona ha il privilegio di avere un handicap si trova a doverne combattere molte per poi vincere la guerra e, ogni vittoria, è una grande soddisfazione».
«Pur avendo vinto in Cassazione la battaglia contro il Ministero della Salute per l’ottenimento dei danni da vaccino, circa un anno fa tutto è stato, unilateralmente, sospeso e nessuno ha mai voluto accettare un confronto – ha detto Cesari -. Poi c’è la battaglia contro l’usura e contro il sistema bancario dato che quando l’azienda di famiglia, leader in Europa nel mondo delle energie rinnovabili, aveva bisogno di aiuto ci hanno tagliato le gambe con tassi enormi e mentre io combattevo, sia civilmente sia penalmente, la banca vendeva il mio patrimonio personale e la mia abitazione, costruita, pensata e adattata per un portatore di handicap grave non autosufficiente. Per tutti questi motivi è nata l’idea di una giustizia sociale e la proposta fatta all’Anmic».
Il confronto con la presidente provinciale di Macerata dell’Anmic e commissario regionale Anna Menghi ha poi portato alla proposta. «La disabilità che nasce da un danno da vaccino lega me e Michele – ha detto la presidente -. Anmic è la casa di tutti e quindi è subito partita una proposta legislativa da parte della nostra associazione che da più di 60 anni tutela le disabilità in tutti i suoi versanti e cerca di rappresentare al meglio gli interessi delle persone disabili. Insieme all’articolo 555 del codice di procedura penale la proposta è quella di aggiungere il 555 bis che stabilisce che in caso di pignoramento, se quella casa è l’unica a disposizione del disabile grave, la procedura deve essere sospesa».
«Si tratta di un testo emendativo diretto – ha aggiunto l’onorevole Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega -. Il Covid si è portato dietro nuovi problemi ma anche acuito i vecchi; che il sistema paese non abbia investito abbastanza negli ultimi 20 anni sulle nostre fragilità è innegabile e oggi siamo qui per parlare di un’altra fragilità. L’organizzazione pragmatica per quelle che sono poi le vite delle persone deve essere uniformata a un principio fondante – pur nei limiti e nel dettato della giurisprudenza – e mai si dovrebbe verificare un caso come questo; credo che nell’amministrare la giustizia debba esserci il senso di responsabilità. E poi c’è il sistema bancario – in questo caso anche territoriale – che ha dimostrato la sua fragilità e che si è trovato a vivere una fase di transizione e di trasformazione fortissima. Questo ha portato a una giustizia male amministrata e a una burocrazia che si autodifende dall’assunzione di responsabilità».
Sulla stessa linea il consigliere regionale del Carroccio Marzia Malaigia. «Abbiamo sempre raccolto tutti gli appelli che venivano dal mondo della disabilità e anche in questa emergenza le categorie fragili sono state quelle lasciate indietro; penso ad esempio alla mancanza di terapie. Noi della Lega abbiamo deciso di stare molto con la gente e di vivere la quotidianità cercando di raccogliere tutti gli appelli che ci arrivano per dare una risposta immediata e concreta. Ben vengano azioni come questa».
«Questa proposta potrebbe segnare un principio di giustizia che renderebbe il nostro ordinamento più civile e più democratico – ha aggiunto l’avvocato Augusto Guerriero, legale di Cesari –. Uno strumento che tutela realmente tutte le persone che sono colpite da gravi invalidità e che si vedono esposte a un esproprio domiciliare».