Macerata

Spaccio di eroina a Macerata. La Procura chiude il cerchio su sei pusher nigeriani

Molti episodi di spaccio sarebbero avvenuti a Macerata tra gennaio e giugno del 2019. Contestate molteplici cessioni. Gli spacciatori sono tutti senza fissa dimora e giovani, hanno dai 22 ai 34 anni

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Uno di loro avrebbe spacciato almeno 120 dosi di eroina nell’arco di otto mesi. Tutti avrebbero venduto più volte lo stupefacente a tossicodipendenti del territorio.

La procura di Macerata ha chiuso le indagini su sei nigeriani accusati di aver spacciato molteplici dosi di eroina nel capoluogo nell’arco di circa otto mesi, da ottobre del 2018 a giugno 2019. In totale sono sei gli indagati, tutti nigeriani e tutti senza fissa dimora, di un’età compresa tra i 22 e i 34 anni: K.O., di 27 anni, J.O., di 26 anni, E.O., di 22 anni, C.U., di 28 anni, D.C.O., di 34 anni e A.E., di 23 anni. Gli acquirenti, sette in totale, sono invece tutti italiani, sei uomini e una donna. Nel corso dell’attività investigativa la polizia di Macerata ha ricostruito i movimenti dei sei pusher e accertato le cessioni, ricostruendo anche il prezzo delle singole dosi, l’eroina veniva venduta a 25 o 30 euro a dose.

Alcuni degli indagati sono già noti alle forze dell’ordine ma anche all’autorità giudiziaria: il 22enne E.O. era stato arrestato lo scorso maggio dai carabinieri del Norm che lo avevano trovato con 39 dosi di eroina già confezionate. La droga era stata nascosta dentro a un calzino lanciato tra i rami di un albero davanti al Belvedere Sanzio. Nel calzino c’erano 27,5 grammi, la cui vendita avrebbe fruttato oltre 1.000 euro. Per quei fatti il 22enne aveva patteggiato la pena di un anno e otto mesi di reclusione ed era tornato in libertà. 

Avvocato Ivan Gori

Anche il 28enne C.U. è già noto a forze dell’ordine e magistratura: in una recente indagine antidroga a carico di 12 nigeriani, tra cui spiccano i nomi di Innocent Oseghale (condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Pamela Mastropietro, ndr), Lucky Awelima e Desmond Lucky, compare anche lui. Tre anni fa, invece, fu condannato a quattro mesi per resistenza a pubblico ufficiale: aveva aggredito un controllore che lo aveva trovato su un autobus dell’Apm con un abbonamento mensile vecchio. Di recente il pubblico ministero Enrico Riccioni ha chiuso le indagini a carico dei sei pusher. Gli extracomunitari sono difesi dagli avvocati Ivan Gori, Elena Abu Shark, Martina Manuale, Alessandra Cesca e Maurizio Forconi. Tramite i propri legali hanno 20 giorni per presentare memorie difensive o per chiedere di essere interrogati, ammesso che siano ancora reperibili.