Macerata

Spara ai piccioni e fa a brandelli le finestre del vicino. Novantenne di Tolentino patteggia

L'anziano era stufo delle deiezioni che i volatili lasciavano sul suo balcone e sul marciapiede e ha imbracciato il fucile. E' finito sotto processo per danneggiamento e accensione ed esplosioni pericolose

La piazza di Tolentino

TOLENTINO – Voleva sparare ai piccioni, fa a brandelli tapparelle e finestre del vicino. Novantenne patteggia tre mesi e dieci giorni di reclusione.

L’anziano era esasperato dalle deiezioni quotidiane lasciate dai volatili sul suo balcone e sul marciapiede sottostante così il 3 maggio del 2018 mise in atto una vera e propria “rappresaglia antipiccione”. Erano le 15 quando il pensionato, con un passato da esperto cacciatore e amante dell’attività venatoria, aprì il suo armadietto blindato in cui custodiva regolarmente quattro fucili e numerose cartucce, prese una carabina marca Franchi calibro 22, e dopo averla caricata, uscì in balcone mettendo altre cartucce in tasca. Prese la mira puntando il fucile verso il basso e fece fuoco.

Piccioni in città

Ne sparò 17 di colpi contro i volatili che scapparono da una parte all’altra terrorizzati. Il bilancio della controffensiva fu però disastroso: 14 proiettili raggiunsero le finestre della camera da letto del dirimpettaio e altri tre la finestra della stanza attigua riducendo a brandelli le tapparelle e oltrepassando i doppi vetri, a terra nessun piccione morto né volatili feriti. Il dirimpettaio, fortunatamente, non era in casa, da circa due mesi aveva cambiato casa e l’appartamento era rimasto disabitato. I vicini invece, spaventati dagli spari, chiamarono immediatamente il 112 e dopo pochi minuti i carabinieri erano già sotto casa dell’anziano.

L’uomo si era detto dispiaciuto dell’accaduto e si era giustificato dicendo che voleva solo allontanare i piccioni dalla sua abitazione, ma i militari, viste le circostanze, gli sequestrarono tutti e quattro i fucili da caccia e lo denunciarono a piede libero per danneggiamento e accensione ed esplosioni pericolose.

L’anziano, oggi quasi 91enne, era quindi finito sotto processo per entrambi i reati. Questa mattina in Tribunale a Macerata il suo avvocato Sergio Ariozzi ha patteggiato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di tre mesi e dieci giorni di reclusione.