MACERATA – Svolta nell’omicidio di Rosina Carsetti, arrestati la figlia Arianna Orazi e il nipote Enea Simonetti. Questa mattina all’alba i carabinieri del comando provinciale di Macerata hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale del capoluogo su richiesta del procuratore Giovanni Giorgio e del sostituto Vincenzo Carusi. I reati contestati a madre e figlio sono quelli di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima e per la figlia di Rosina di aver diretto ed organizzato la cooperazione dei complici nonché di maltrattamenti in danno della madre. Il giudice ha ritenuto coinvolto nell’esecuzione dei delitti anche il marito 79enne Enrico Orazi, nei cui confronti però ha ritenuto insussistenti i motivi attuali, idonei a giustificare l’adozione di misure cautelari personali.
Il procuratore Giorgio e il sostituto Carusi, hanno contestato ulteriori reati, tra cui quello di concorso in simulazione della rapina denunciata dai familiari della vittima come commessa da un uomo ignoto mascherato il pomeriggio della vigilia di Natale. Il reato di simulazione – valutato dal gip come provato a livello gravemente indiziario – è stato ritenuto aggravato anche dalla finalità di conseguire l’impunità rispetto all’omicidio pluriaggravato contestato. Le indagini di natura finanziaria sono state curate dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di finanza di Macerata. Maggiori particolari saranno forniti durante la conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30.