MACERATA – Azione congiunta di Amap (Agenzia Marche Agricoltura Pesca) e Fondazione Giustiniani Bandini contro la presenza del tarlo asiatico all’Abbadia di Fiastra. Un intervento rapido e corale resosi necessario a seguito dei riscontri dovuti al monitoraggio sul territorio effettuato dal Servizio Fitosanitario della Regione Marche. Rilevazioni che hanno evidenziato la presenza del parassita (nome scientifico: Anoplophora glabripennis Motschulsky) nel parcheggio della riserva naturale.
L’ulteriore sopralluogo effettuato nella giornata di venerdì 18 agosto dal personale tecnico, alla presenza dei vertici di Amap e Fondazione Giustiniani Bandini, ha determinato la strategia e i modelli d’azione da attuare per il contenimento di questo coleottero cerembicide originario dell’Estremo Oriente. La procedura, attualmente in corso, prevede dapprima la diffusione del trattamento tramite insetticida nella zona interessata dall’aggressione del tarlo asiatico; successivamente si procede al taglio fino alla radice della pianta, così da ultimare poi le operazioni con la cosiddetta “cippatura”, ovvero la frantumazione del legno sminuzzato fino a dimensioni di 2,5 cm. Seguiranno poi attente e minuziose analisi delle essenze arboree attualmente non interessate dal fenomeno: va specificato che non tutte le piante vengono attaccate dal tarlo asiatico, che predilige aceri, ippocastani, olmi gelsi e platani, mentre non incide su oliveti e querce. È importante sottolineare come l’insetto sia completamente innocuo per l’uomo.
«La tempestività, l’attività preventiva e il monitoraggio effettuato in modo immediato e sinergico da Amap e Fondazione Giustiniani Bandini contribuiranno alla delimitazione del fenomeno che non ha nessun riscontro negativo sulle persone – ha evidenziato il direttore dell’Agenzia Andrea Bordoni -, durante le azioni previste il Servizio Fitosanitario proseguirà i controlli anche sulle strade vicine al parcheggio e nei fossati, così da evitare ogni rischio. Non solo, saranno avviati corsi di formazione appositamente destinati al personale della Fondazione per aumentare la capillarità dei monitoraggi. Inoltre, è stata già attivata la procedura di analisi genetica dell’insetto per comprendere di quale si tratti e da dove derivi, rispetto alle due popolazioni conosciute nelle Marche, per agire in maniera sempre più puntuale».
La priorità è quella di salvaguardare la tutela del patrimonio arboreo e del paesaggio: «Siamo certi che la tempestività con la quale sono state effettuate le operazioni sarà un elemento decisivo e conterrà in tempi brevi il fenomeno – ha affermato il presidente di Amap Marco Rotoni -, ciò grazie allo stretto coordinamento avviato tra l’Agenzia e la Fondazione Giustiniani Bandini: l’Abbazia di Fiastra è un patrimonio della Regione Marche ed è per questo che è indispensabile salvaguardare la riserva».