Macerata

Tenta di rubare in un’auto, tunisino fuori dalla provincia di Macerata

Il 31enne era stato sorpreso a Civitanova mentre frugava all'interno di un'Alfa Romeo: disposto il divieto di dimora. Due settimane fa era stato arrestato a Porto Recanati per detenzione di cocaina e resistenza a pubblico ufficiale

tribunale, palazzo di giustizia di Macerata
Il Palazzo di Giustizia di Macerata

MACERATA – Non potrà tornare in provincia di Macerata il 31enne tunisino finito in manette sabato pomeriggio dopo un tentato furto commesso sul lungomare di Civitanova. Lo ha deciso questa mattina, lunedì 10 agosto, il giudice Francesca Preziosi che ha convalidato l’arresto di R.B.S. – senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale ma domiciliato di fatto in un appartamento all’11° piano dell’Hotel House a Porto Recanati – e disposto il divieto di dimora in provincia di Macerata.

Sabato scorso il giovane era stato bloccato dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale sul lungomare Piermanni dopo che aveva tentato un furto in un’Alfa Romeo 159. Il proprietario, un rumeno che era al mare con la moglie, aveva chiuso l’auto lasciando un finestrino semiaperto ed è da lì che il tunisino aveva cercato di introdursi per rubare oggetti di valore eventualmente lasciati nell’abitacolo. Ma era stato lo stesso proprietario ad accorgersi di quanto stava accadendo e a intervenire.

Il tunisino aveva tentato la fuga ma era stata bloccato poco dopo da una pattuglia di carabinieri. Questa mattina è stato condotto in Tribunale a Macerata per il rito direttissimo. Difeso dall’avvocato Marco Fabiani, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere, il pm Stefano Lanari ha chiesto e ottenuto l’applicazione del divieto di dimora in provincia di Macerata e l’udienza è stata rinviata al prossimo 25 settembre.

Il 31enne era già finito in manette poco più di due settimane fa, nella notte tra il 21 e il 22 luglio a Porto Recanati. Era in sella a una bici quando, accortosi della presenza di una pattuglia di poliziotti, era fuggito. Per evitare i controlli si era gettato in mare, ma dietro di lui si era tuffato anche un poliziotto che lo aveva raggiunto e riportato a riva. Nel marsupio che il tunisino aveva buttato via prima di finire in acqua, c’erano più di quattro grammi di cocaina e quasi 1.000 euro in contanti. Una volta sulla battigia aveva strattonato i poliziotti ed era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Per questi fatti il processo sarà celebrato il prossimo 19 ottobre. Su di lui pende anche un ordine di espulsione che gli era stato notificato i primi di giugno.