MACERATA – Scoperto mentre tentava di forzare la porta di un bar, arrestato un 58enne maceratese. È accaduto questa notte a Macerata quando poco dopo l’1, durante un’attività di controllo del territorio, una Volante che pattugliava la zona di Borgo San Giuliano, è stata avvicinata da un passante che portava a spasso il proprio cane e che aveva notato nella zona un uomo incappucciato che si aggirava tra le auto parcheggiate con fare sospetto. Gli agenti di polizia, dopo una piccola ricognizione delle vie limitrofe, sono riusciti a individuare l’uomo segnalato che era intento a forzare una delle porte d’ingresso del bar “Gloria”, in via Fontemaggiore. Accortosi della presenza degli agenti, il 58enne ha cercato di nascondersi dietro ad alcune macchine parcheggiate facendo finta di urinare.
È stato bloccato e controllato, in mano aveva un cacciavite con un manico arancione di 13 cm e la parte in acciaio da 23 cm. I poliziotti, visti gli evidenti segni di forzatura sulla porta del bar, dopo un accertamento più accurato, hanno trovato tra la cintura del pantaloni e gli slip del ladro un altro cacciavite della lunghezza totale di 31 cm, mentre in uno zaino altri sette cacciaviti più piccoli, una chiave a pappagallo, due torce, tre serrature con rispettive chiavi inserite, un paio di guanti in cotone, cinque cunei in legno e un cappello a cui erano stati praticati due fori sopra al bordo, così da poterlo eventualmente calare sul viso e usare come passamontagna. Il 58enne, già noto per i suoi numerosi precedenti penali specifici per furto ed altri reati contro il patrimonio, è stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Su disposizione del pubblico ministero di turno, Rita Barbieri, il 58enne è stato posto ai domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per questa mattina. Oggi infatti, è stato condotto in tribunale davanti al giudice Daniela Bellesi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. Difeso dall’avvocato Carlo Maria Binni, l’uomo ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora in città con divieto di uscire dalle 20 alle 6.30 di mattina (il pm aveva chiesto i domiciliari). Da ulteriori accertamenti effettuati è emerso che il 58enne percepiva il reddito di cittadinanza, il giudice gli ha sospeso il beneficio economico. L’udienza è stata rinviata al prossimo 3 febbraio.