CIVITANOVA MARCHE- «Il centrodestra civitanovese sta dando la peggior prova di sé, a cominciare dal Paolo Ricci dove sono state nominate persone non all’altezza dell’incarico. Per governare Civitanova servono unità e sicurezza». Questa la sintesi del pensiero di Luca Doria e Diego Maddalena, rispettivamente coordinatori cittadini di Italia Viva e Azione che accusano la maggioranza di essere litigiosa su troppi fronti e di non avere una visione a lungo termine sulle questioni più importanti. «La coalizione di centro destra che governa Civitanova e che nelle questioni importanti risulta divisa è un insulto alla nostra città. Rispetto a quanto accaduto per l’elezione del CdA del Paolo Ricci ci sentiamo di ricordare che l’Asp in questione si occupa della vita e del benessere delle persone: servirebbero professionisti di spessore per trattare argomenti socio-sanitari. Occorrono merito e competenza. E il nuovo CdA dovrà portare avanti progetti importanti, impiegando rilevanti quantità di fondi pubblici, come la realizzazione della nuova casa di riposo, del centro per l’autismo e per l’Alzheimer. Alcuni di questi progetti nei cinque anni precedenti hanno diviso la maggioranza: per tutto questo servono competenze che non sembrano visibili, almeno scorrendo i curricula dei nuovi membri, nominati a seguito di un balletto di nomi e di contropartite tra liste o addirittura tra singoli esponenti delle liste che compongono una fragile maggioranza, quasi come se si volesse presidiare a tutti i costi con il potere una cassa».
Per Azione e Italia Viva occorrono unità e compattezza per amministrare la città: «La domanda è: può un sindaco governare una città con una maggioranza spaccata? Per noi la risposta è chiara: Civitanova Marche ha bisogno di unità e sicurezza di governo – proseguono – , cose che finora non si sono viste. Il Terzo Polo nelle ultime passate elezioni ha rappresentato in città più del 7% delle preferenze. Un dato impressionante per una forza politica nata alla viglia del confronto elettorale, che ha posto attenzione e urgenza verso l’assistenza residenziale e domiciliare per la popolazione fragile».