Macerata

In casa a Tolentino aveva una boutique del lusso contraffatto: ambulante condannato

Due anni e due mesi è la pena inflitta oggi all'imputato, un senegalese di 53 anni. I finanzieri di Camerino lo avevano visto a gennaio 2020 nei pressi di un bar ed era scattato il controllo

Il tribunale di Macerata

TOLENTINO – Aveva 65 prodotti tra capi di abbigliamento e borse di lusso contraffatte. Scoperto dalla Guardia di finanza, oggi un senegalese di 53 anni è stato condannato a due anni e due mesi. Ma l’uomo nel frattempo ha lasciato l’abitazione di Tolentino e probabilmente anche la regione. La vicenda finita al centro del processo risale al 15 gennaio del 2020 quando una pattuglia di finanzieri della Tenenza di Camerino impegnata in controlli del territorio aveva notato un extracomunitario che vendeva capi di abbigliamento nei pressi di un bar nella zona industriale di Tolentino.

L’avvocato Emanuele Senesi

Accortosi della presenza dei militari lo straniero aveva provato ad allontanarsi ma era stato subito raggiunto e bloccato. I finanzieri controllarono la merce che aveva con sé appurando che era contraffatta, gli accertamenti furono estesi anche all’auto dell’uomo al cui interno c’era altra merce anche quella falsa. Infine la perquisizione fu estesa pure all’abitazione dove i militari trovarono una vera e propria boutique del lusso ma contraffatto. In casa c’era di tutto, da borse e portafogli Gucci e Prada a pantaloni giacconi e giubbini di note griffe come Burberry, Colmar, Woolrich, Stone Island, Blauer, D Squared, Moschino, Michael Kors e altri, in totale 65 capi tutti risultati essere contraffatti. L’uomo fu denunciato e a suo carico si aprì un processo per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

Oggi si è celebrata la discussione all’esito della quale il giudice Domenico Potetti (l’accusa è stata sostenuta in aula dal pubblico ministero Emanuela Bruno) ha condannato il 53enne, a due anni e due mesi. Il giudice si è preso 90 giorni per il deposito delle motivazioni e a quel punto il difensore, l’avvocato Emanuele Senesi (oggi sostituito in aula dalla collega Silvia Vigoni), potrà valutare l’eventuale impugnazione.