TOLENTINO – Dal carcere era tornata a casa in regime di domiciliari, una situazione provvisoria, perché la misura l’avrebbe dovuta scontare in una struttura riabilitativa. La stavano cercando una struttura idonea ma lei è stata più veloce: dopo qualche giorno a casa ha subito cercato di accaparrarsi dello stupefacente e per qualche minuto è uscita dall’abitazione per incontrare qualcuno. È tornata in carcere a Pesaro una 23enne di Tolentino.
La giovanissima, tossicodipendente, il 31 gennaio scorso era andata a casa della nonna 83enne, ma poco dopo era scoppiata una discussione sull’accudimento di un cagnolino (di proprietà della nipote ma gestito dalla nonna). Urla, insulti e minacce avevano portato l’anziana a chiamare il 112 ma subito dopo la richiesta di soccorso la nipote l’aveva spinta e fatta cadere a terra, poi, prima di andare via, le aveva preso due cellulari. La giovane fu individuata subito dopo dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile in un cantiere edile in centro, a poca distanza dall’abitazione, e arrestata per rapina e lesioni aggravate.
Dopo circa quattro mesi di carcere a Pesaro, il 28 maggio scorso, nell’udienza preliminare a suo carico il difensore, l’avvocato Sergio Ariozzi, aveva chiesto di procedere con rito abbreviato e il procedimento era stato discusso: il gup aveva condannato la giovane a due anni e due mesi disponendo la misura degli arresti domiciliari in una struttura riabilitativa da individuare, nel frattempo sarebbe andata a casa della madre in regime di domiciliari. Dopo la sentenza, dunque, la 23enne era tornata a casa ma martedì scorso (4 giugno) i carabinieri del Norm di Tolentino l’hanno riportata nel carcere di Pesaro.
Nel corso dei controlli eseguiti dai militari per accertare il rispetto delle prescrizioni impartite, infatti, i carabinieri avevano riscontrato che la giovane aveva da subito violato il divieto di comunicazione con persone esterne al nucleo familiare, cercando di accaparrarsi dello stupefacente ed era uscita dall’abitazione, seppur per qualche minuto, per incontrare qualcuno. La circostanza era stata segnalata dai carabinieri all’autorità giudiziaria e nei confronti della 23enne è stata disposta la revoca dei domiciliari e l’applicazione della custodia in carcere, ordinanza che è stata eseguita martedì.