TOLENTINO – Quando gli investigatori hanno effettuato controlli sulla carta di credito di un anziano con problemi psichici hanno accertato che avrebbe speso circa 100mila euro in rifornimenti di carburante, trattamenti estetici, calzature, abbigliamento e accessori. Tra gli acquisti effettuati c’erano anche prodotti di telefonia, prodotti dimagranti e trattamenti cosmetici ritenuti inspiegabili alla luce dello stile di vita e delle necessità dell’anziano. Così, mercoledì mattina 21 febbraio, su delega della Procura di Macerata, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino e i carabinieri del Nor di Tolentino hanno eseguito una perquisizione personale e dell’abitazione di una donna del posto indagata per i reati di circonvenzione di incapace continuata e di indebito utilizzo di carte di credito e pagamento.
L’indagine nei confronti della donna era partita nell’estate del 2023 a seguito di un esposto e gli investigatori avevano riscontrato operazioni sospette sul conto corrente dell’anziano in stato di infermità psichica eseguite da una persona che non aveva vincoli di parentela o lavorativi con l’uomo. Dal 2017 la vittima aveva così visto progressivamente depauperarsi il proprio patrimonio, fino a trovarsi in evidenti difficoltà economiche. I carabinieri dell’Aliquota operativa del Nor di Tolentino hanno verificato che vi erano plurimi bonifici in favore della donna per un importo di 16.000 euro e che il conto dell’anziano risultava eroso da prelievi e pagamenti effettuati con la carta di credito per rifornimenti di carburante, trattamenti estetici, calzature, abbigliamento e accessori in esercizi commerciali di Tolentino, Corridonia, San Severino e Osimo, per un importo complessivo di circa 100.000 euro, che non si spiegavano alla luce dello stile di vita e delle necessità dell’anziano.
È emerso inoltre che, tra il 2017 e il 2021 la vittima aveva incassato buoni postali dematerializzati e polizze vita, aveva sottoscritto un finanziamento e aveva ceduto il quinto stipendiale. In merito a numerosi prelievi effettuati dal conto corrente della vittima, i carabinieri hanno analizzato la presenza di una serie di operazioni e di acquisti effettuati con carta di credito, non compatibili con le abitudini della persona offesa. Per alcuni pagamenti sarebbe stato subito possibile risalire all’identità dell’effettiva utilizzatrice della carta in base all’intestazione delle fatture dei prodotti acquistati e alle testimonianze acquisite (tra cui, ad esempio acquisti di prodotti di telefonia, prodotti dimagranti e trattamenti cosmetici).
La Guardia di Finanza di Camerino, utilizzando le banche dati in uso al Corpo, sarebbe riuscita a fare emergere precisi collegamenti tra le operazioni bancarie giornaliere eseguite sul conto corrente dell’anziano e quelle effettuate sul conto o sulle carte prepagate intestate alla donna. Gli sviluppi in ambito patrimoniale e finanziario hanno consentito di fornire all’Autorità giudiziaria consistenti riscontri in merito all’ipotesi di reato contestata. In particolare l’attività dei finanzieri si è concentrata a dimostrare le incongruenze tra quello che la signora dichiarava al Fisco e le reali disponibilità reddituali della stessa.