TOLENTINO – Quando era entrato in un’abitazione del centro di Tolentino si era trovato la proprietaria davanti, una 70enne che alla sua vista si era messa ad urlare. Oggi il ladro ha patteggiato la pena di un anno e tre mesi di reclusione, senza sospensione condizionale, per il reato di tentato furto aggravato. Si è chiuso così il processo per direttissima incardinato dinanzi al giudice del Tribunale di Macerata Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo.
Il tentato furto e il conseguente arresto risalgono al 18 settembre scorso, il lunedì successivo l’arrestato, un 27enne di origine albanese che da anni vive a Tolentino, era stato condotto in Tribunale per la convalida, in quella circostanza il giovane si era limitato ad affermare: «Ero confuso, non ero lucido al momento dei fatti» e il giudice aveva disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari, il legale Jacopo Allegri aveva chiesto i termini a difesa e l’udienza è slittata ad oggi quando il magistrato ha emesso sentenza di patteggiamento dopo l’accordo tra le parti.
La mattina del 18 settembre scorso il 27enne si era introdotto nell’abitazione della donna che in quel momento era sola in casa e impegnata a pulire. L’anziana si era trovata il ladro davanti e aveva iniziato a urlare, il 27enne era scappato ma le urla della donna avevano richiamato l’attenzione di un cliente di un bar che si trova nelle vicinanze dell’abitazione e l’uomo, accortosi della presenza di un carabiniere in borghese, lo aveva allertato. Seguendo le indicazioni fornite dal militare i colleghi avevano rintracciato e arrestato il 27enne.