Macerata

Tragedia a Pioraco, 34enne muore durante un’arrampicata in montagna. «Ci hai insegnato come vivere»

Francesco Gentilucci di Matelica, è precipitato durante una discesa alla falesia chiamata "La spiaggia". La salma a disposizione della Procura

Morto durante un'arrampicata in montagna

PIORACO – Era un esperto scalatore, ma purtroppo ieri (30 ottobre) nella montagna che tanto amava qualcosa è andato storto. Francesco Gentilucci, detto “Paco”, un 34enne di Matelica, infatti, ha perso la vita dopo un volo di quindici metri da una parete rocciosa nel territorio di Pioraco. Il ragazzo era andato con un amico alla falesia chiamata “La spiaggia”, un posto che conosceva perché lo aveva già affrontato altre volte.

Dopo la salita, però, al momento di ridiscendere qualcosa è andato storto ed è precipitato di sotto davanti al compagno che non ha potuto fare nulla per fermarlo. L’incidente si è verificato poco prima delle 16 e, nonostante la telefonata ai soccorsi sia partita immediatamente, non c’è stato nulla da fare. All’arrivo dei sanitari del 118 e dei volontari del soccorso alpino e speleologico di Macerata il ragazzo era ancora vivo, ma le sue condizioni erano gravissime, tanto che è morto un paio di ore dopo, ancora prima del trasferimento in ospedale.

Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri della stazione di Pioraco e della compagnia di Camerino, per tutti gli accertamenti del caso. Gentilucci, infatti, era uno scalatore esperto e si cercherà di ricostruire come sia potuto accadere il tragico incidente. La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale di Camerino, a disposizione della Procura che potrebbe disporre ulteriori accertamenti.

Oltre alla montagna, Gentilucci era un appassionato di bici e del running, scrivendo anche diversi articoli su riviste specializzate come Spirito Trail, dove oggi il direttore lo ricorda con queste parole: «No, Paco, no. Non è possibile. Non ci credo. Ditemi che non è vero. Paco, non puoi essertene andato. Sei troppo giovane. Sei un ragazzo troppo buono. Sei una persona troppo in gamba – ha scritto -. Sei più giovane di me, eppure ogni volta che ci sentiamo sei tu ad insegnarmi come si dovrebbe vivere. Non hai mai cercato la fama e il successo. Non hai cercato i soldi. Non hai mai avuto bisogno di essere ammirato. Ti sei sempre rifiutato di svendere i tuoi giorni e la tua libertà».

Proprio in uno dei suoi ultimi articoli, Paco parlava così di se stesso: «Voglio vivere emozioni vere, voglio amare e odiare, bruciare con passione e soffrire, se dovesse servire. Voglio non avere rimorsi, ascoltare la musica nel cervello senza auricolari, ascoltare i miei pensieri senza dargli il tempo di nascondersi nel buio. Avere la capacità di sostenere lo sguardo ed essere sincero. Mi siedo a bordo strada, accovacciato su un prato all’ombra e mi rialzo subito». Gentilucci lascia il papà Piergiorgio, la mamma Elena e due sorelle.