TREIA – Aveva pagato 9.600 euro per un’Audi A3 cabriolet mai arrivata, per questo un 52enne treiese oggi è stato condannato a un anno di reclusione e 900 euro di multa per truffa aggravata. La vicenda risala a settembre del 2018 quando, secondo l’accusa, l’imputato che all’epoca era amministratore unico di una ditta di compravendita di auto, avrebbe simulato la vendita di un’Audi A3 cabriolet. Un giovane, anche lui di Treia, aveva mostrato interesse all’acquisto di quell’auto chiedendo di vedere il mezzo ma il 52enne avrebbe risposto che l’Audi doveva provenire dall’estero e perché ciò potesse avvenire era necessario prima pagare l’intera somma del suo valore. A seguito di altre rassicurazioni sul fatto che l’auto sarebbe stata consegnata in breve tempo il giovane si sarebbe convinto a pagare 9.600 euro, ma senza ottenere né l’auto né la restituzione della somma versata.
Al termine delle indagini coordinate dal pubblico ministero Enrico Riccioni, il magistrato ha contestato al 52enne il reato di truffa con l’aggravante di aver provocato un danno patrimoniale di rilevante gravità e la recidiva specifica infraquinquennale. Oggi il processo di primo grado si è chiuso in Tribunale a Macerata dinanzi al giudice monocratico Andrea Belli e al pubblico ministero Raffaela Zuccarini con la condanna a un anno di reclusione e 900 euro di multa.
L’imputato ha sempre rigettato gli addebiti. Una volta depositate le motivazioni potrà valutare con il suo legale, l’avvocato Maurizio Ballarini, se impugnare la sentenza in appello: «Il mio cliente è stato truffato in Germania – ha dichiarato il legale – dove è in corso un contenzioso per il recupero della somma che all’epoca aveva girato».