TREIA – «Il primo tassello di un progetto molto ampio che vedrà la totale trasformazione dell’infrastruttura della scuola, sperando che ciò porti anche ad altri miglioramenti sul piano sociale, culturale e cittadino».
Così il sindaco Franco Capponi ha aperto l’incontro organizzato con le famiglie, il corpo docente, il personale ATA e alla presenza del Dirigente dell’Istituto Paladini la Dott.ssa Silvia Mascia Paolo, per presentare il nuovo polo scolastico di Passo Treia Un polo innovativo, sicuro e ben attrezzato, a consumo energia praticamente pari a zero, che sarà integrato a un sistema di spazi verdi e percorsi ciclo-pedonali di attraversamento per accedere all’area. Sarà in grado di ospitare 16 classi, comprendendo due classi d’asilo nido (per circa 40 bambini), quattro classi di scuola per l’infanzia e dieci classi di scuola primaria. Tutto per un progetto di quasi 8 milioni di euro che sarà realizzato grazie a due distinti finanziamenti già ottenuti: 4,7 milioni con i fondi sisma per interventi che rivestono importanza essenziale ai fini della ricostruzione; 2.388.214,80 di Fondi MIUR per la scuola d’infanzia 0-6 anni a cui sono stati associati ulteriori fondi dell’Ente per la quota di co-finanziamento del 21 per cento pari a 634.841,92 euro a cui si aggiungono le risorse per il ristoro dei maggiori costi dei lavori e delle forniture approvate dal Governo Draghi.
«Sarà il primo progetto a partire con l’ordinanza 31 – ha detto il sindaco Franco Capponi – Lo scorso 15 settembre è stato approvato in Giunta il progetto esecutivo per avviare il procedimento per la realizzazione del primo stralcio del polo scolastico, ovvero la scuola dell’infanzia, che è stato appaltato in questi giorni – ha proseguito il primo cittadino. Per la primaria e la palestra è stato redatto un progetto di fattibilità tecnico economica al fine della verifica di congruità dell’importo richiesto e l’incontro di questa sera con i progettisti che hanno vinto l’appalto di servizi per la realizzazione della nuova scuola Primaria intende far partecipi della fase di progettazione anche il corpo docente e le famiglie. La scuola si configura come “civic center” in grado di fungere da motore del territorio e valorizzare aspetti sociali, formativi e culturali».
Guardando al progetto, almeno per la parte riguardante la scuola primaria e la palestra, viene superata la centralità dell’aula con le sezioni che diventano home base, una casa madre da cui si parte e a cui si torna, caratterizzate da una grande flessibilità e variabilità d’uso; lo spazio laboratoriale è concepito come “spazio del fare” che accoglie strumenti e risorse per la creazione di contesti di esperienza. Ne sono esempio i contesti immersivi e le simulazioni ad alta fedeltà di situazioni concrete, anche attraverso le tecnologie digitali. Sono stati pensati anche spazi informali e di relax definito da una serie di elementi che potranno consentire agli studenti delle pause confortevoli. Uno spazio unico integrato in cui i microambienti finalizzati ad attività diversificate hanno la stessa dignità e presentano caratteri di abitabilità e flessibilità; una matrice (struttura spaziale) con alcuni punti di maggiore specializzazione. «Devo ringraziare l’istituto Paladini, la dirigente Silvia Mascia Paolo e tutti i professori e le famiglie presenti – ha aggiunto Capponi – L’edificio della oramai ex scuola dell’infanzia Elettra Caracini inoltre non sarà demolito, anche per la sua valenza storica e identitaria per Passo Treia, che non possiamo e non vogliamo né demolire, né scordare. Sarà adibito a spazio per un centro sociale rivolto soprattutto agli anziani che già hanno manifestato la volontà di costituirsi in un circolo».
Presenti anche la responsabile al settore urbanistico e alla ricostruzione del Comune di Treia che gestirà il coordinamento di tutta l’iniziati essendo il R.U.P dell’intervento l’Arch. Michela Francioni, l’architetto Lauretta Massei del settore lavori pubblici, il responsabile dell’area scuola e servizi sociali Orazio Coppe e l’architetto Daniele Rangone che ha presentato le idee innovative con cui il gruppo di progettazione di Torino “Gruppo settanta7” con alle spalle progettazioni di oltre 200 scuole in Italia, si è approcciato all’iniziativa di Passo Treia .