TREIA – «L’opposizione che non perde occasione per tentare di screditare l’attività amministrativa, senza riuscirci. Il Comune, infatti, purtroppo a proprie spese non può sostenere gli importi che implicherebbe l’acquisto di ventilatori meccanici per il ricambio dell’aria. Spese che, inoltre, riteniamo sarebbero inopportune visto che saranno realizzate nuove scuole, un ambito sul quale abbiamo investito e abbiamo già illustrato i progetti di edilizia scolastica che consegneranno alla città edifici completamente nuovi».
Arriva a stretto giro di posta la replica del sindaco Franco Capponi ai consiglieri del gruppo di opposizione “Prima Treia” che avevano accusato l’amministrazione di non voler investire sulla salute degli studenti perché non ha partecipato ai bandi della Regione per installare impianti di ventilazione meccanica nelle scuole. Ma, come ribadisce il sindaco, la visione della giunta è differente.
«Al primo bando, in capo ai Comuni, non abbiamo partecipato perché le somme a disposizione non erano sufficienti per coprire il fabbisogno di tutte le scuole di Treia (tant’è che in tutta la provincia di Macerata solo quattro scuole sono riuscite ad accedere al bando, com’è visibile nel comunicato della Regione Marche del 25 marzo 2021) – spiega il sindaco -. Abbiamo ritenuto che non fosse un principio giusto generare una disparità tra scuole e le singole aule delle stesse, quindi nel trattamento dei nostri stessi studenti. Quanto al secondo bando, non è vero quanto affermato dall’opposizione, ovvero che “il Comune non ha partecipato”, dal momento che non era un bando riferito ai Comuni, ma spettava agli istituti scolastici parteciparvi. In questo caso, l’Istituto comprensivo Paladini ha presentato domanda per accedere ai fondi, col supporto e la collaborazione del Comune, ma non risultano pervenute risposte. Dunque, da parte nostra c’è la massima volontà di garantire agli studenti, tutti gli studenti, la sicurezza necessaria, in questo particolare momento e non solo, tant’è che gli investimenti che stiamo facendo lo dimostrano. Ribadiamo che abbiamo scuole in cui riusciamo a garantire un buon ricambio dell’aria, quindi anche ventilazione, grazie ad ampie superfici finestrate. Un aspetto questo a cui abbiamo prestato grande attenzione fin dall’inizio dell’emergenza».