TREIA – Un anno fa in questi giorni iniziò l’invasione russa all’Ucraina. Ora i profughi ucraini accolti a Treia hanno portato al sindaco Franco Capponi una “targa di ringraziamento” in segno di riconoscenza per quanto fatto per loro dall’amministrazione comunale e dalla comunità treiese. «L’immediata gara di solidarietà ha fatto molto e Treia è stato il primo Comune marchigiano a proporre un nuovo modello di accoglienza in accordo con la Prefettura di Macerata. Sono 69 gli ucraini ospitati in questo anno a Treia, con servizi mirati alla prima assistenza, ma anche all’inserimento nel lavoro e nelle scuole, nonchè all’assistenza sanitaria», spiega l’amministrazione.
Tra questi, Victoria 32 anni, arrivata a inizio aprile (2022) a Treia, lasciando suo marito in Ucraina e affrontando un viaggio di giorni “in dolce attesa”. Proprio nella comunità treiese ha portato avanti la sua gravidanza, dando alla luce il 31 ottobre 2022 la piccola Olivia. Il desiderio resta quello di tornare a casa, ma a un anno di distanza sembra ancora lontano quel momento. Altri suoi connazionali si sono resi indipendenti iniziando a lavorare per alcune aziende del territorio, mentre l’anno scolastico è iniziato in Italia per i bambini ucraini a cui è stata messa a disposizione anche una mediatrice così da agevolare la comprensione della lingua. «Abbiamo fatto tutto il possibile perché queste persone potessero riacquisire un briciolo di tranquillità in attesa di tornare nel loro Paese, come loro stesse si augurano – ha detto il sindaco Franco Capponi – Alcuni di loro si sono resi completamente autonomi. Abbiamo organizzato tante iniziative volte all’inserimento nella nostra comunità e devo dire che c’è stata grande partecipazione da parte degli ucraini».
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