Macerata

Porto Recanati, atti osceni in bici: 49enne patteggia una pena di quattro mesi 

L'episodio risale al 1° agosto del 2020. Il ciclista si sarebbe fermato, si sarebbe abbassato il costume e avrebbe iniziato a toccarsi. A denunciarlo era stata una donna

PORTO RECANATI – Era in bici quando, a un certo punto, si era fermato e dopo essersi abbassato il costume si era toccato. Un 49enne originario di Loreto ha patteggiato quattro mesi di reclusione, pena sospesa per atti osceni. Il fatto era avvenuto il primo agosto del 2020 a Porto Recanati. A denunciarlo era stata una giovane che quella mattina era in via del Mare e aveva visto l’uomo sopraggiungere in bici dal mare. Il ciclista si sarebbe fermato, si sarebbe abbassato il costume e avrebbe iniziato a toccarsi.

Il luogo dove è avvenuto il fatto era solitamente frequentato da minori, la donna lo aveva minacciato che avrebbe chiamato la polizia ma lui, stando a quanto riferito dalla giovane, avrebbe continuato fermandosi solo quando aveva visto la donna prendere il cellulare per chiamare le forze di polizia. A quel punto si era tirato su il costume e aveva ripreso a pedalare in direzione di via Marinai d’Italia. La donna invece, ancora turbata per quanto successo, aveva raggiunto la vicina caserma dei carabinieri e aveva denunciato l’accaduto fornendo una descrizione dell’uomo e della bici. Alla fine i militari erano riusciti a individuarlo.

Finito sotto processo per atti osceni (la forma lieve è stata depenalizzata, ma se il reato è compiuto o davanti a minori o in luoghi frequentati da minori per cui c’è il rischio che possano assistervi l’illecito è penale) oggi l’uomo, tramite il proprio legale Manolo Torresi ha concordato con il pubblico ministero Emanuela Bruno un patteggiamento a quattro mesi, pena sospesa.