Macerata

Tunisino ucciso sul lungomare di Civitanova, c’è un secondo indagato. Oggi l’autopsia

Si tratta di un connazionale 38enne, attualmente irreperibile, accusato in concorso di omicidio. Per gli inquirenti era presente al momento del delitto. Oggi è stato eseguito l'esame autoptico sulla vittima

CIVITANOVA – C’è un secondo indagato per l’omicidio di Rached Amri, il 30enne tunisino ucciso con un fendente all’altezza del cuore l’8 agosto scorso a Civitanova sul lungomare sud. Si tratta di un connazionale di 38 anni, irregolare sul territorio italiano e attualmente irreperibile. Per gli inquirenti la sera del delitto era con il connazionale 26enne (attualmente recluso nel carcere di Ascoli) che accoltellò la vittima.

L’avv. Marco Gasparri

Al 38enne tunisino, accusato di concorso in omicidio con il 26enne, gli è stato nominato un avvocato d’ufficio, il legale Marco Gasparri, che questa mattina si è recato in Tribunale a Macerata insieme ai difensori del 26enne, gli avvocati Francesco De Minicis e Giuliano Giordani, per il conferimento dell’incarico al medico legale Roberto Scendoni.
L’autopsia, disposta dal pubblico ministero titolare del fascicolo, Stefania Ciccioli, è iniziata verso le 13.30 ed è terminata verso le 18. All’accertamento ha partecipato anche il consulente di parte Massimo Mentili nominato dai difensori del 26enne. I risultati dell’autopsia saranno depositati entro 90 giorni.
L’omicidio era avvenuto nelle vicinanze del parco Palatucci. Il 26enne e la vittima, un cugino di secondo grado, si erano dati appuntamento lì, la discussione tra i due si sarebbe fatta sempre più accesa finché il 26enne aveva estratto un coltello e aveva sferrato un fendente contro il cugino all’altezza dell’emitorace superiore sinistro.