La stagione estiva è alle porte e rispetto ai mesi di maggio e giugno la situazione, a livello di prenotazioni per le vacanze, sembra essere migliorata anche se le incertezze e riguardano soprattutto il futuro. A fare un bilancio di questi primi mesi post lockdown in vista del primo luglio è il presidente di Federalberghi Marche e titolare dell’Hotel 3 Querce di Camerano Emiliano Pigliapoco.
«Senza dubbio la situazione è migliorata ma non ci sono numeri solidi che ci possono far stare tranquilli – osserva il presidente -. Il mese di giugno lo archiviamo come forse il peggiore dall’inizio della Fase 2 dato che abbiamo fatto al massimo il 20% di quello che facevamo solitamente considerando anche il fatto che il 40-50% delle strutture è ancora chiuso e riaprirà solo domani».
«A luglio non abbiamo grandissime prenotazioni mentre per quanto riguarda agosto, piano piano, stiamo riprendendo un po’; al momento ci attestiamo intorno al 50% e questo possiamo dire che è un dato ottimale – ha aggiunto Pigliapoco -. Insieme alle poche prenotazioni cambiano anche le modalità; in molti infatti decidono di riservare la camera all’ultimo minuto e questo per noi addetti del settore coincide con un nuovo modo di lavorare e di organizzare tutto. Oggi infatti siamo costretti a gestire le prenotazioni nell’immediato e questa modalità può portare a dei disagi».
Sono in molti poi a chiedere se accettiamo il bonus vacanze che «rimane ancora uno scoglio da superare dato che non conosciamo le esatte modalità di rimborso – osserva il presidente di Federalberghi Marche -. Quel che è certo è che noi lo dobbiamo anticipare e al momento, come associazione, stiamo tentando di fare un accordo con l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, sperando di poter portare il bonus vacanza in detrazione già in banca così saranno gli stessi istituti di credito che lo riprenderanno, successivamente, dallo Stato».
Insomma tante incertezze che non riguardano solo gli albergatori ma anche i clienti. «Al momento molte persone hanno ancora timore e in molti preferiscono magari gli appartamenti rispetto agli alberghi anche se penso sia evidente che la pulizia, la sicurezza e la sanificazione che possono garantire strutture che sono nel settore da anni non sono le stesse che può garantire un privato; noi gestiamo ogni giorno camere che vengono lasciate e riprese e l’accuratezza è massima» ha spiegato Pigliapoco.
Poi c’è la prospettiva futura che certamente non è rosea. «Molti virologi parlano di una nuova ondata e questo senza dubbio influisce moltissimo nelle prenotazioni invernali – ha concluso il presidente di Federalberghi Marche -. Al momento quindi per l’inverno siamo praticamente a zero ma ci sono invece prenotazioni – soprattutto da parte di stranieri – per la primavera del 2021; un segnale che ci fa ben sperare con l’augurio di riuscire a superare questo imprevedibile inverno che, se dovesse essere segnato da un nuovo lockdown, porterebbe alla chiusura di moltissime strutture».