CIVITANOVA MARCHE – Successo di pubblico per l’inaugurazione della mostra innovativa ‘Autres regards’, contemporanea ideata da Popsophia e organizzata in collaborazione con il comune di Civitanova e la Regione Marche. Non si tratta della classica esposizione d’arte con i quadri alle pareti, bensì di una galleria modulare e virtuale pensata dal fondatore del festival Popsophia, il professor Hermas Ercoli. In particolare, l’iniziativa dà la possibilità di osservare sette sale espositive attraverso dei sensori, con un operatore che indica all’utente come procedere con i comandi, restando al suo fianco durante l’intera fruizione.
La mostra è stata inaugurata ieri sera, 25 marzo, al cospetto delle molte autorità locali. «Lo strumento – le parole di Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia – diventa una protesi dei nostri sensi è tutt’uno con noi e lo sappiamo bene: lo smartphone fa parte di noi come un’estensione della nostra mano. I visori realizzano il sogno di Narciso di entrare nell’immagine, immersi a 360 gradi». Per l’occasione, presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica e il vice Claudio Morresi, la presidente dell’Azienda Teatri Maria Luce Centioni, mentre l’onorevole Giorgia Latini ha fatto pervenire un video messaggio da Roma. «Questa gallery modulare è un progetto unico nel suo genere – ha detto il primo cittadino – e non poteva non trovare terreno fertile a Civitanova città moderna che ha nel suo dna la capacità e l’intuizione per il nuovo. Siamo soddisfatti di aver portato a termine questa trasformazione e da oggi la nostra programmazione culturale non potrà non tenere conto anche di queste tecnologie».
«Popsophia – il commento della Centioni – è un’iniziativa che si rinnova e non solo parla di cosa siamo oggi, ma è capace di fare ulteriori passi verso il futuro. Quello di oggi è nell’immersività. E siamo molto orgogliosi di proporre questa mostra che parla di strumenti che non possiamo toccare, che a noi appaiono virtuali, ma che i nostri giovani padroneggiano come reali». All’appuntamento, ha partecipato anche il fotografo di origine civitanovese Luca Michetti, che oggi lavora tra Milano e Londra distinguendosi nel settore moda e design, che ha affrontato il tema dell’evoluzione tecnologica, dall’analogico al digitale fino alla rivoluzione del 3D, sottolineando come l’intelligenza artificiale non possa prescindere dall’approccio con l’umano perché «se la tecnologia non è gestita come si deve è come tradurre Shakespeare con Google translate».