CAMERINO – «C’è grande felicità perché diamo inizio a una serie di attività didattiche che erogheremo a tanti insegnanti delle scuole superiori marchigiane. Un’attività che vuole guardare al futuro». L’Università di Camerino si pone sempre più come luogo di crescita e formazione a livello regionale, questa volta dedicata, come ha spiegato il rettore Claudio Pettinari, agli insegnanti.
Unicam, infatti, è entrata a far parte della rete nazionale del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola” e ieri pomeriggio (16 settembre) è stato inaugurato il polo di Camerino, per la regione, della Fondazione “I Lincei per la scuola”. Presenti, oltre al rettore e al sindaco Sandro Sborgia, il presidente della Fondazione “I Lincei per la scuola” Luca Serianni; Michele Loreti, docente Unicam e responsabile del Polo; Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Linceo e Antonio Sgamellotti, prof. emerito dell’Università di Perugia.
Nel Polo di Camerino saranno attivati corsi su cinque aree tematiche: Beni culturali e ambiente, Scienze per la vita, Fisica e matematica, Scienza e prevenzione, Scienza e innovazione digitale. Il piano didattico prevede che il percorso formativo di ogni area si strutturi in almeno sei incontri, che vedranno la presenza in qualità di docenti, oltre a professori e ricercatori Unicam, anche di illustri personalità del mondo scientifico. «Ci siamo già incontrati diverse volte a Roma con la Fondazione proprio per capire come potevano essere utili e funzionali per diffondere alcune nuove metodologie e competenze nei nostri territori – ha aggiunto Pettinari -. Avremo attività formative che dureranno per 6-7 mesi, a partire da novembre, su quelle che sono le sfide che il nostro Paese sta affrontando, collegandole alle esigenze delle società».
«Il progetto dei Poli territoriali della Fondazione risale a un protocollo del 2015, ma i primi corsi li abbiamo organizzati nel 2010 – ha aggiunto il presidente Serianni -. Si tratta di corsi rivolti agli insegnanti per aggiornare la loro preparazione per quanto riguarda i metodi e l’applicazione anche nei laboratori. Siamo diffusi in tutte le regioni d’Italia, mancavano le Marche e ora siamo particolarmente felici di aver attivato anche questo polo».
«Abbiamo già individuato alcuni temi che saranno al centro della nostra attività per il prossimo anno – ha concluso il prof Loreti -, come le scienze per la vita e il benessere della persona, faremo un corso per le scienze per l’ambiente e la tutela del patrimonio, parleremo anche di matematica e fisica per comprendere il mondo, discuteremo delle scienze a servizio dell’innovazione digitale e soprattutto delle scienze per la gestione della resilienza, quindi, della capacità di gestire e tutelarci nei confronti di eventi catastrofici. L’obiettivo è creare una sorta di cassa di risonanza tra le nostre competenze e quelle del nazionale che possano essere al servizio del territorio».