MACERATA – L’Università e il Comune di Macerata confermano il loro impegno per l’inclusione linguistica e sociale attraverso la quarta edizione del “Laboratorio di Italiano in Biblioteca”, che offre supporto linguistico a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado con madrelingua diversa dall’italiano, grazie all’esperienza maturata nell’ambito del Master Italint dell’Ateneo.
Il Laboratorio, avviato a novembre, si concluderà nel mese di aprile 2025. Durante l’incontro inaugurale, l’assessore alla cultura, all’istruzione e ai rapporti con l’università del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta, il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Roberto Mancini, e la direttrice del Master Italint, Edith Cognigni, hanno sottolineato l’importanza del progetto nel promuovere inclusione e coesione sociale, rafforzando il legame tra scuola, università e territorio.
Il Laboratorio si rivolge a due gruppi di alunni, suddivisi in base al livello scolastico. Il gruppo della primaria è composto quest’anno da venti bambini, di età compresa tra i sei e i dieci anni, provenienti dagli Istituti Comprensivi “E. Fermi”, “Mestica” e “Dante Alighieri”. La maggior parte di loro ha origini in Albania e Kossovo per l’Europa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale, Tunisia e Nigeria per l’Africa. Il gruppo della secondaria di primo grado, invece, include tredici ragazzi dagli stessi istituti, oltre che dal “Convitto”, con un’età compresa tra gli undici e i tredici anni. Questi studenti provengono dalla Repubblica Dominicana, Perù e Venezuela per l’America Latina, Mali, Marocco e Senegal per l’Africa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale. Le attività sono condotte da docenti esperte nella didattica dell’italiano L2: Alice Magi segue il gruppo della primaria, mentre Cristina Paoluzzi si occupa degli alunni della secondaria di primo grado. I docenti sono supportati da tirocinanti del corso magistrale in “Lingue, culture e traduzione letteraria” del Dipartimento di Studi Umanistici. Questi ultimi forniscono un aiuto non solo durante gli incontri pomeridiani in biblioteca, ma anche la mattina attraverso interventi nelle scuole degli alunni, contribuendo così a rafforzare il percorso educativo.
Il Laboratorio di Italiano in Biblioteca è un esempio di come la collaborazione tra università e istituzioni locali possa contribuire all’inclusione sociale. Il progetto continua a rappresentare una risorsa fondamentale per promuovere un percorso di integrazione che arricchisce l’intera comunità maceratese.