Primo incontro ufficiale tra il rettore in carica dell’Università di Macerata Francesco Adornato e il rettore eletto John Francis McCourt oggi, in occasione della giornata di apertura del convegno su “Donne e uomini nel Francescanesimo delle Marche”. La positività al Covid aveva, infatti, impedito al primo di partecipare alle elezioni di mercoledì scorso, 29 giugno.
«Con il prof. McCourt – ricorda Adornato – ci eravamo ritrovati a parlare di poesia quando era da poco arrivato a Macerata. Una felice coincidenza mi ha consentito oggi di salutarlo al suo esordio come rettore eletto».
McCourt e Adornato si erano sentiti telefonicamente già dopo la proclamazione del neo eletto. L’attuale direttore del Dipartimento di Studi Umanistici aveva, infatti, espresso l’intenzione di confrontarsi con il suo predecessore per un’organizzazione della transizione. John Francis McCourt entrerà in carica dal 1° novembre e il suo mandato durerà sei anni. In prossimità dell’insediamento effettivo ci sarà il passaggio di consegne tra i due rettori con la consegna della tradizionale campanella. Quello di Adornato fu rimandato alla fine del mese a causa degli eventi sismici. Durante il convegno McCourt ha raccontato che, secondo un suo amico studioso francescano del Collegio di Sant’Isidoro di Roma, sarebbe il primo rettore irlandese in Europa dal 1743 dopo quello della Charles University di Praga.
Il convegno di questi giorni è il tassello più recente di un lungo percorso avviato da Roberto Lambertini con il Dipartimento di Studi Umanistici. Il campo del francescanesimo nelle Marche allarga lo spettro di studi che abitualmente si pensano più tipici dell’Umbria. In realtà c’è un contesto geo-cultural religioso che tocca il cuore dell’Italia centrale. La due giorni conclude un seminario della Società internazionale di Studi francescani. I partecipanti non sono solo italiani: quest’anno ci sono un dottorando Brasiliano e un Frate cappuccino peruviano. Tra i docenti che interverranno, ci saranno anche Sylvain Piron, della prestigiosa Scuola di alti studi in scienze sociali di Parigi, Ehess, uno dei massimi esperti di storia del francescanesimo a livello mondiale, e Antonio Montefusco dell’Università di Venezia, vincitore di un progetto finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, che in quel contesto sta indagando anche il patrimonio dei manoscritti conservati a Sarnano.